Tra Razionalismo e Art Déco” è il titolo della mostra inaugurata sabato nella Casa natale Mussolini di via Varano Costa 16. Fulcro dell’inedita esposizione, curata dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro e inserita tra gli eventi collaterali predisposti dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per la mostra “Art Dèco. Gli anni ruggenti in Italia”, è la chiesa di Sant’Antonio di Predappio, edificio ricco di riferimenti all’Art Dèco costruito su progetto di Cesare Bazzani dal 1931 al 1934 e consacrato a Sant’Antonio il 13 giugno 1935.

Il taglio del nastro è stato affidato al sindaco di Predappio Giorgio Frassineti, affiancato dal vescovo mons. Lino Pizzi e Gianfranco Brunelli, coordinatore generale delle mostre curate dalla Fondazione nei musei San Domenico.

In mostra disegni e documenti, lettere e relazioni inedite sulla costruzione della chiesa, fotografie e video. Un’appendice è allestita nella sacrestia della chiesa, dove si possono vedere i mobili di arredo in stile Dèco e i manufatti per la liturgia, ed un approfondimento con pannelli illustrativi si trova anche a Palazzo Varano.

Ideazione e progetto espositivo della mostra sulla chiesa di Sant’Antonio sono dell’architetto Nicola Santopuoli, professore del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma, in collaborazione con Serena Vernia della Commissione diocesana per l’arte sacra; l’ideazione e il progetto espositivo per la Pieve di San Cassiano in Pennino sono a cura dell’architetto Marco Servadei Morgagni della Commissione diocesana per l’arte sacra. Responsabile dell’allestimento è l’architetto Claudio Giannelli dell’Ufficio per i Beni culturali e l'Arte sacra.

In programma anche visite guidate alla chiesa di Sant’Antonio e alla vicina Pieve di San Cassiano a cura di ConfGuide Forlì-Cesena, ogni sabato e domenica e, su richiesta, anche durante gli altri giorni della settimana.

La mostra rimane aperta fino al 18 giugno, nelle giornate di sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14 alle 18. Il biglietto d’ingresso è di 6 euro (intero) e 4 euro (ridotto). Per ogni biglietto venduto, un euro verrà donato alla chiesa di Sant'Antonio, come contributo al restauro in corso.