Cronaca

Doveva chiudere e invece rilancia: in via Balzella arriva una nuova catena non presente a Forlì

Lo storico supermercato tra via Balzella e via Bertini, operativo da quasi trent'anni, non chiuderà come si è temuto nell'ultimo anno, con numerose proteste dei lavoratori

Lo storico supermercato tra via Balzella e via Bertini, operativo da quasi trent'anni, non chiuderà come si è temuto nell'ultimo anno, con numerose proteste dei lavoratori, ma anzi viene rilevato da una nuova catena di alimentari non presente in città, e rilanciato garantendo la parità di condizioni occupazionali con la precedente gestione. E' la buona notizia, che salvaguarda i 37 posti di lavoro, che arriva sul supermercato Simply. Il supermercato venne aperto con l'insegna 'Canguro', poi passò a Sidis, Sma e in ultimo Simply. Il punto vendita lo scorso anno non è stato riassorbito nell'accordo Auchan-Conad e rischiava di chiudere.

Ma la chiusura, alla fine, è stata appena di pochi giorni. Il tempo per cambiare le insegne e riorganizzare i banchi di vendita e già giovedì riaprirà sotto il marchio 'Crai', che a Forlì non è presente (esistono piccoli punti vendita a Carpinello e in via Del Canale a Roncadello). Ed è così che il gruppo con base a Milano e 5.8 miliardi di fatturato apre un suo grande punto vendita a Forlì, ampliando anche l'offerta di catene presenti in  città.

I dipendenti, in corrispondenza del passaggio di proprietà, hanno anche scritto una lettera aperta al sindaco e al Consiglio comunale, sul polo commerciale che sorgerà adiacente all'attuale supermercato e dove si dovrebbe insediare Esselunga con un negozio da 2.500 metri quadri. Scrivono i dipendenti: “Vi scriviamo in quanto abbiamo idea che in queste condizioni e con questa apertura il nostro negozio, così come i negozi intorno a noi, correranno il rischio concreto di chiudere e noi ci ritroveremo in mezzo alla strada. Siamo persone che lavorano in questo negozio anche da più di vent'anni e chiediamo che ripensiate sia all'autorizzazione per ampliare le metrature, ma auspichiamo anche un vostro intervento per limitare tutte queste nuove aperture inutili e valorizzare invece ciò che è già presente. Siamo a richiedervi di ripensare al vostro progetto e di aiutarci a non perdere il nostro posto di lavoro".
 


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