Cronaca

Folle inseguimento da Castrocaro a Forlì, forza l'alt e sperona i Carabinieri. Presa dopo schianto

La donna si trovava al volante di una "Fiat Panda", quando si è trovata davanti un posto di controllo dei militari di Castrocaro

Ha forzato l'alt e ha speronato una gazzella dei Carabinieri. Rocambolesco inseguimento nella nottata tra martedì e mercoledì tra Castrocaro e Forlì. La responsabile è una disoccupata forlivese di 46 anni, già nota alle forze dell'ordine, bloccata dai militari dell'Arma dopo essersi schiantata in un fosso e dopo aver tentato la fuga a piedi. La donna si trovava al volante di una "Fiat Panda", quando si è trovata davanti un posto di controllo dei militari di Castrocaro. La conducente ha schiacciato il piede dell'acceleratore, dando vita ad un inseguimento degno da film poliziesco.

La 46enne ha proseguto nella fuga in direzione Forlì, speronando una gazzella del Nucleo Radiomobile in via Tevere. Raggiunta la zona della Cava, ha affrontato le rotonde contromano, con manovre estremamente pericolose. Raggiunta in via Cavallina, ha stretto la pattuglia del Nucleo Radiomobile sulla sinistra della carreggiata. I militari, al fine di evitare l’impatto, sono stati costretti a finire fuori dalla sede stradale.

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La folle corsa della 46enne si è conclusa con uno schianto in un fosso che costeggia la carreggiata. Nonostante la botta, ha trovato le forze per uscire dall'abitacolo e tentare la fuga a piedi, dirigendosi verso la vicina abitazione. Qui è stata bloccata e arrestata con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni personali. Non contenta si è rifiutata di sottoporsi al test dell'etilometro, addebitandosi così un'altra denuncia per rifiuto degli accertamenti sullo stato psico-fisico e sull’assunzione di alcool.

Da ulteriori controlli è risultata senza patente, mentre l'auto aveva l’assicurazione scaduta di validità da oltre un anno. Per questi motivi l'utilitaria è stata sequestrata. Nell'uscita di strada i Carabinieri hanno riportato lesioni guaribili in sette e giorni.  Giovedì mattina si è celebrato il processo per direttissima, nel corso del quale è stato convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora nel comune di Forlì, nonché l’obbligo di permanenza domiciliare dalle 19 alle 7 in attesa della prossima udienza (sono stati richiesti i termini a difesa).


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