Cronaca

La città che non va, nuove segnalazioni: sporcizia, degrado e assurdità

Una possibilità per denunciare ciò che non funziona in città: l'iniziativa "La città che non va" di ForliToday prosegue grazie alle sempre più numerose segnalazioni che provengono dai forlivesi

Una possibilità per denunciare ciò che non funziona in città: l’iniziativa “La città che non va” di ForliToday prosegue grazie alle sempre più numerose segnalazioni che provengono dai forlivesi e che, nel renderle pubbliche, giriamo agli amministratori pubblici che hanno la competenza di affrontarle e risolvere. Per inviare una segnalazione è necessario inviare una e-mail a: redazione@romagnaoggi.it (allegare anche documentazione fotografica).

I forlivesi hanno già inviato una prima serie di segnalazioni di degrado, incuria, punti di pericolosità delle strade e altro ancora. Pronta è arrivata anche la risposta del vice-sindaco Giancarlo Biserna, che si è preso in carico le problematiche segnalate ed anzi ha effettuato un sopralluogo egli stesso nei punti di degrado. Ecco quindi altre problematiche su cui gli uffici comunali dovranno intervenire. In cima alle preoccupazioni di queste segnalazioni vi è la pericolosità delle strade.

VIA CADORE – 1

Via Cadore è al centro di diverse segnalazioni. La prima viene da Sandra Capacci: “In via Cadore, in particolare nel tratto in cui si trova la Protezione civile, c'è una curva a gomito che le auto affrontano velocità quasi mai consona. Tra l'altro si tratta di una via secondaria con case che  si affacciano direttamente sulla strada. Qualche settimana fa avete pubblicato l'articolo di un'auto che percorreva la via a forte velocità (l'autista era anche ubriaco) e sbandando ha distrutto un'auto parcheggiata. La mia famiglia ci abita da oltre trent'anni e da sempre sono avvenuti numerosi incidenti”.

VIA CADORE – 2

Ma i problemi in quella strada si estendono anche alla nuova rotonda, realizzata per gestire il futuro svincolo della tangenziale: “Vi è un grave disagio a carico di un bacino di quasi 500 persone residenti in via Trentola, via Cadore e zone limitrofe, derivante dal divieto a nostro carico di prendere la nuova rotonda Anas su via Cadore e Monte S.Michele, che regolerà il nuovo svincolo dall'asse di arroccamento. L'attuale assetto stradale, imposto dall'Anas al Comune, ci obbliga ad andare verso l'altra rotonda su via Gorizia, con grave dispendio di tempo, benzina e ambiente. Un anno fa raccogliemmo 300 firme per una petizione, chiedendo una piccola modifica dell'intersezione a carico dell'Anas, atta a favorire anche da parte nostra l'utilizzo della rotonda. Ma niente da fare”. E’ quanto dice una cittadina che si firma.

BUCHE IN VIA BALDRACCANI

Buche per strada, ecco una nuova e puntuale segnalazione di Nicola Tassinari: "Venerdì scorso prima che iniziasse a nevicare notavo in via Baldraccani (zona Parrocchia Santa Rita) un vero e proprio far west di buche. Una dietro l’altra per 150 metri la strada è completamente dissestata, i bambini della scuola tutti i giorni attraversano la strada dovendo evitare “le voragini” presenti nella strada, un vero pericolo sia per le vetture in transito che rischiano di far danni, ma tanto di più per i bambini della zona che ogni giorni passano per recarsi a scuola".

SPORCIZIA AL CIMITERO.

Sempre Nicola Tassinari segnala uno spettacolo indecoroso nell'area del cimitero di Dovadola: "Sono passato davanti al cimitero di Dovadola sulla SS67 e ho notato affianco al bidone 2 frigoriferi e un divano mi sono fermato per fare una foto, nemmeno rispetto per i defunti".

UN SEMAFORO INUTILMENTE ROSSO

Un semaforo che dà il rosso senza motivo. E’ la tesi che argomenta Antonio Morgagni, riferendosi al semaforo di Piazzale della Vittoria all’angolo di via Matteotti. Illustra in questo caso la segnalazione: “Il semaforo presenta luce rossa per pedoni sull'attraversamento direzione Corso delle Repubblica. Non esiste alcuna buona ragione tecnica di fermare i pedoni che si muovono nella stessa direzione del traffico veicolare, in quanto non esistono flussi veicolari e pedonali che si incrociano. Quel semaforo arresta i pedoni senza motivo? Ci sono indicazioni che motivano questa scelta?”

VIA CERCHIA

Una segnalazione anonima lamenta “la pericolosità di via Cerchia, unica arteria per chi vuole accedere al quartiere Bussecchio, via d'accesso alla zona aeroporto e ora anche accesso alla nuova tangenziale”. In particolare, per il cittadino il punto critico è “la misera e sottodimensionata rotatoria con via Bernardi: per gli automobilisti pazienti potrebbe andare, ma per le biciclette e i pedoni è un vera lotteria dove si rischia la vita anche solo per andare alla chiesa”.

VIA PEDRIALI.

Un cittadino che si firma “Bastiano” lamenta un problema annoso e noto: dove, infatti, si sposta un piccolo gruppo di balordi che è solito stare ai Giardini Orselli, lì si formano proteste. Questa volta si parla di via Pedriali. Dice il cittadino: “La zona in oggetto è diventata luogo di ritrovo degli "sfrattati" dai Giardini Orselli. Passare per via Pedriali e per le vie limitrofe significa assistere quotidianamente a uno spettacolo sconcio: avvinazzati, tossici e balordi di ogni tipo fanno quello che vogliono. Dove sono le forze dell'ordine?”

LADINO

Alessandro Gaudenzi lamenta l’assenza della segnaletica indicante il nome della strada in via Ladino, su via del Partigiano: “E’ ormai da 7-8 mesi che all’intersezione tra  via del Partigiano e la via Ladino manca il segnale della via, vi è solo un paletto ricurvo senza la tabella indicante il nome della via. Cosa ci vuole a sostituire un segnale stradale, un interrogazione parlamentare? C'è gente residente in quella zona seppur semi-rurale ed è quindi difficile anche da trovare per chi non la conosce”.

VIALE DELL’APPENNINO

In una lunga segnalazione, che sintetizziamo, una cittadina anonima individua principalmente i punti neri della viabilità sulle piste ciclabili. Si parte da quella di viale dell'Appennino “interrotta ogni 5 metri da una strada dove la maggior parte delle macchine svolta senza guardare ed investe una marea di pedoni e ciclisti, senza contare che la sera i ciclisti sono praticamente invisibili con la scarsa illuminazione”. Sempre in viale dell’Appennino, la cittadina segnala che è “molto pericoloso anche il parcheggio di un negozio per prodotti per animali sempre in viale dell'Appennino, con macchine che fanno manovra, gente che esce dal distributore e strisce pedonali, tutto nello stesso punto. Non va meglio all’imbocco della stessa strada: “La fine di viale Salinatore nell'incrocio che porta a viale dell'Appennino a tre corsie è molto pericoloso”, tanto che si chiede “un dosso o qualcosa che rallenti le macchine che vengono da viale Salinatore”. Ed infine si individua un altro punto critico all'incrocio “di viale dell'Appennino con via Ponte Rabbi (chiusa al traffico anche per i motorini, che nonostante il divieto di passare dal ponte chiuso sfrecciano continuamente): quell’incrocio non è un parcheggio o un punto dove fare inversione”. Si chiede, infine, con un’altra segnalazione della stessa richiedente un autobus che “da San Pietro in Vincoli porta a Forlì, frequentemente nel corso del giorno e non solo una volta alla mattina ed una volta al pomeriggio”.


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