Cronaca

Fecondazione eterologa anche a Villa Serena: già 50 coppie in lista d'attesa

A Villa Serena parte il percorso per effettuare la fecondazione eterologa, dopo la predisposizione delle linee guida regionali in materia, e a gennaio del prossimo anno cominceranno i trattamenti

Da sinistra Simoni Diotallevi, Bernardi

A Villa Serena parte il percorso per effettuare la fecondazione eterologa, dopo la predisposizione delle linee guida regionali in materia, e a gennaio del prossimo anno cominceranno i trattamenti. Ci sono circa una 50ina di coppie in lista di attesa, con un’età media di 44 anni, che hanno iniziato a richiedere la fecondazioni eterologa dopo la sentenza della Corte costituzionale, che ha giudicato incostituzionale, nell'aprile scorso, il divieto. “Fino ad ora, nel nostro centro di Procreazione medicalmente assistita, attivo dal 2012 – spiega il direttore sanitario Claudio Simoni – abbiamo effettuato trattamenti di tipo omologo, ma purtroppo in una percentuale non indifferente dei casi questo non è sufficiente”.

In Emilia-Romagna ogni anno sono circa 4.500 le coppie che fanno ricorso alla fecondazione omologa e si stima che con l’eterologa aumenteranno circa del 10-15%. A Villa Serena la stima è la stessa, su circa 60-70 coppie all'anno che si rivolgono alla clinica privata forlivese fino ad ora, di cui il 70% arriva da fuori provincia. Villa Serena, è l'altro centro in tutta la provincia, oltre all'ospedale di Forlì, dove si effettua la Pma. In Emilia Romagna i centri sono 21, di cui 11 privati.

“Tutti i centri che effettuano la Procreazione medicalmente assistita, sono autorizzati ad effettuare l'eterologa – chiarisce la responsabile del centro, Livia Diotallevi -  e siamo attrezzati anche come banca del seme e degli ovociti, ma per ora ci rivolgiamo alle strutture con cui abbiamo rapporti. In questi giorni abbiamo cominciato ad incontrare le coppie che ne avevano fatto richiesta per partire con gli esami del percorso di routine, e per gennaio si potrà partire con i trattamenti. Il registro europeo gestito dall’Eshre, Società europea per la riproduzione umana e la embriologia, secondo dati del 2010, riporta che la fecondazione eterologa maschile viene effettuata nel 18% delle inseminazioni intrauterine, mentre l’eterologa femminile rappresenta il 6% dei trattamenti di secondo livello".

"Il primo incontro con la coppia presso il nostro Centro è sempre una visita medica, non solo un colloquio, –  continua Diotallevi -, alla quale segue un incontro con lo psicoterapeuta. Questa prassi è necessaria per escludere eventuali condizioni che, se non trattate, possono ridurre le aspettative di gravidanza. Esclusi possibili impedimenti e stabilita l’idoneità, si procede, a seconda del caso, con i trattamenti previsti per la fecondazione eterologa con donazione di ovociti o per la fecondazione eterologa maschile. Le gravidanze derivante da tecniche di fecondazione eterologa non hanno caratteristiche diverse rispetto alla gravidanze spontanee”.

“E’ stato ideato un apposito protocollo di sostegno psicologico – spiega Stefano Bernardi, psicoterapeuta, sessuologo clinico ed esperto di procreazione medicalmente assistita del Centro di Villa Serena – che segue la coppia durante il percorso di trattamento, sia in caso di fecondazione omologa sia per la fecondazione eterologa. Il sostegno permette di valutare con serenità l’opportunità di sottoporsi alla fecondazione o meno, e in seguito di avere un sostegno durante il trattamento e disporre di spazi di confronto tra coppie e operatori. Vengono organizzati anche incontri di gruppo utili a gestire le emozioni durante il percorso a ridurre i livelli di ansia. Il sostegno psicologico può essere indirizzato anche ai singoli su richiesta”.

 Il costo per un ciclo di fecondazione eterologa, a Villa Serena, non supera di molto quello della fecondazione omologa, per chi ricorre ad un donatore di seme, ed è di circa 5mila euro. Mentre se si utilizza un donatore di ovuli, si sale a 6.500. In questa cifra sono compresi tutti gli esami, i controlli e la metodica, ed anche il supporto psicologico. Nel 2013, Cermet, ente esterno, ha certificato tutto il percorso terapeutico assistenziale del centro di Villa Serena. Nella struttura opera un’èquipe di professionisti, medici, psicologici e biologici, e vi vengono praticate tutte le tecniche per il trattamento della sterilità.

FECONDAZIONE ETEROLOGA - Si parla di fecondazione eterologa quando il seme oppure l'ovulo utilizzati nella fecondazione assistita provengono da un soggetto esterno alla coppia. Secondo la legge 40, può essere consigliata a chi non ha “propri ovociti validi”. I candidati per la Fecondazione eterologa femminile possono essere coppie con ripetuti fallimenti di Pma, coppie in cui la donna sia in menopausa precoce o abbia una età riproduttiva avanzata; anche la presenza di malattie genetiche trasmissibili può essere un’indicazione. Può richiedere quella maschile (banca del seme) chi ha una “indisponibilità di spermatozoi utilizzabili” quindi coppie in cui il partner maschile sia azoospermico (assenza assoluta di spermatozoi) o con una grave compromissione del liquido seminale che non permette di ottenere fertilizzazioni con la fecondazione omologa. La fecondazione eterologa maschile può essere richiesta anche in presenza di un rischio per la salute del nascituro (malattia genetica trasmissibile) o della donna (isoimmunizzazione Rh o sieropositività).

CHI PUO' ACCEDERE ALL'ETEROLOGA -  Secondo le linee guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, possono accedere all’Eterologa gli stessi soggetti previsti dalla Legge 40/2004 per la fecondazione omologa: conviventi o coniugati di sesso diverso, maggiorenni in età potenzialmente fertile. Si consiglia di non effettuare trattamenti in donne con un’età superiore ai 50 anni. I gameti (ovociti e spermatozoi) possono provenire da: soggetti che in modo spontaneo decidono di donarli e non si stanno sottoponendo a un trattamento di fecondazione assistita; soggetti che, invece, si stanno sottoponendo a un trattamento di fecondazione assistita; soggetti che hanno congelato i propri gameti in passato e non volendo utilizzarli li donano. In ogni caso, tutti i potenziali donatori candidatesi vengono sottoposti a una severa selezione che prevede una valutazione anamnestica, test genetici e infettivologici. La donazione è gratuita e anonima, senza nessuna possibilità di contatto tra la donatrice o il donatore e la coppia, tra la donatrice o il donatore e il bambino nato. I donatori uomini ammessi “possono avere tra i 18 e i 40 anni, le donne tra i 20 e i 35 anni.


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