Cronaca

"Forbiciata" alla gola, convalidato l'arresto per tentato omicidio: resta in carcere

Antonio De Carolis, il giornalista di 45 anni che ha rischiato di ammazzare un conoscente con un profondo fendente al collo con un paio di forbici, resta in carcere

Antonio De Carolis, il giornalista di 45 anni che ha rischiato di ammazzare un conoscente con un profondo fendente al collo con un paio di forbici, resta in carcere. Così ha deciso il gip Luisa del Bianco, dopo l'interrogatorio di convalida dell'arresto operato dai carabinieri di Meldola nell'immediatezza del fatto. Restano alcuni punti oscuri nelle indagini, su cui i militari sono ancora al lavoro. Nell'interrogatorio De Carolis, difeso dagli avvocati Silvia Zoli e Carlo Nannini, si è difeso spiegando di aver sferrato quel colpo per difesa, ma resta - nei fatti - la sproporzione nella colluttazione: il contendente a mani nude e de Carolis con un paio di forbici, per altro non presenti nei due locali in cui è avvenuta la lite (le due camere da letto), ma secondo le ricostruzione dei carabinieri appositamente prese dalla cucina.

Con quelle forbici, in sostanza, il giornalista 45enne voleva rendere più "convincente" e "pressante" l'ordine perentorio ai due ospiti di andarsene il prima possibile. Alla protesta dell'altro è scattato il raptus improvviso. Un fendente alla gola, con un paio di forbici. Un colpo che, per pochi millimetri, poteva avere conseguenze gravissime. L'accusa con cui permane la detenzione in carcere è di tentato omicidio. La lite, sfociata in aggressione, si è consumata giovedì pomeriggio nell'abitazione di via Cavour a Meldola, dove il 45enne risiede. 

LA CENA - Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, guidato da Gino Lifrieri, coordinati dal pubblico ministero Francesca Rago. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, effettuata dai militari della compagnia di Meldola, comandata dal capitano Filippo Cini, De Carolis aveva ospitato il 31enne ed una donna già da mercoledì sera. Una cena tra amici, con l'aggiunta di spinelli, secondo la ricostruzione dell'accusa, che si è prolungata fino a tarda nottata. I tre hanno dormito infatti fino al tardo pomeriggio di giovedì. Nella minuziosa perquisizione, i carabinieri non hanno trovato droghe in casa, mentre sulla tavola ancora da sparecchiare erano presenti bottiglie vuote di alcolici, ma non in quantità esagerata.

continua nella pagina successiva ====> IL RAPTUS

DALL'SMS AL RAPTUS - Il primo a svegliarsi è stato De Carolis. Il 45enne ha ricevuto da un conoscente diversi messaggi e telefonate contenenti richieste di aiuto ancora da chiarire bene dai militari. Lo scombussolamento degli orari del sonno, probabilmente gli effetti ancora residui degli alcolici e degli spinelli della notte brava precedente, assieme a questa improvvisa urgenza, avrebbero fatto scattare la furia del padrone di casa, che si è precipitato in camera da letto, dove il 31enne stava ancora dormendo, con l'intenzione di farlo uscire di casa. Ne è nata una colluttazione. A quel punto De Carolis è andato in cucina, impugnando un paio di forbici per intimorire l'ospite. Ne è nata un'altra colluttazione, nei pressi della camera di De Carolis stesso, al culmine della quale il 45enne ha sferrato il fendente.

LA FERITA - Il trambusto che si è generato ha svegliato la donna. Sotto shock De Carolis ha chiesto l'intervento del 118. Il 31enne è stato preso in cura dal personale di “Romagna Soccorso” e trasportato d'urgenza all'ospedale “Maurizio Bufalini” di Cesena. Sottoposto ad un intervento chirurgico, non è in pericolo di vita. Si trova ricoverato in osservazione e la prognosi è riservata. Il ferito è stato decisamente fortunato: si tratta di una lesione “latero-posteriore”, larga tra i 3 ed i 5 centimetri e profonda circa 8. Con un'inclinazione diversa poteva perforare gli organi vitali. Questione insomma di millimetri.

continua nella pagina successiva ====> LE INDAGINI

LE INDAGINI - Mentre il 31enne si trovava sotto i ferri, gli investigatori hanno ascoltato sia De Carolis che la ragazza. Il 45enne ha sostenuto che il fendente è stato sferrato nel tentativo di difendersi, dopo un colpo a man nude ricevuto dall'ospite. La donna ha confermato che c'è stata una colluttazione, ma di non averla vista in quanto in un ltro ambiente. Il pubblico ministero davanti al quadro investigativo ha concordato per l'accusa di tentato omicidio. L'abitazione è stata posta sotto sequestro insieme agli indumenti indossati dall'aggressore. Diverse le tracce ematiche repertate, il sangue ha imbrattato diversi ambienti . 


Si parla di