Cronaca

"Happy", l'infermiere dell'Avis morto a 46 anni, rivive in una quercia del Parco Urbano

L'iniziativa “Una Quercia per Mauri” ha visto la sottoscrizione di 300 firme

Era un desiderio degli amici e delle tantissime persone che lo avevano conosciuto, stimato e amato. Da sabato pomeriggio Maurizio Lentis, l'infermiere dell'Avis morto a 46 anni lo scorso 7 gennaio in via Cornelio Gallo a seguito di un improvviso malore - dopo aver purtroppo invano tentato di chiedere aiuto in strada - rivive in una quercia del parco urbano. Il Comune, accogliendo la richiesta di una petizione di amici, ha concesso l'intitolazione della pianta di proprietà pubblica. Perché una quercia?  “Essa potrà rappresentare ai posteri la grandezza, la tenacia, la solennità che solo Maurizio era in grado di trasmetterci. Sarà la sua e nostra quercia dove magari potremo andare per chiedere consiglio, per sentirlo vicino o semplicemente per commuoverci in sua memoria”, spiegava il testo della richiesta, redatto dall'amico Adamo Pittalis. 

Sabato pomeriggio al parco urbano si è tenuta quindi la cerimonia di intitolazione di un maestoso giovane albero a "Happy" come Maurizio Lentis veniva chiamato dagli amici. Questo il ricordo: “Maurizio aveva 46 anni e ha dedicato l'intera vita agli altri prestando servizio di volontariato presso la diocesi di forli-Bertinoro a più riprese, oltre che aver lavorato in altre strutture residenziali per anziani e presso il suo ultimo lavoro l'Avis di Forlì dove era amato e stimato da tutti, pazienti e colleghi. Maurizio è stato un faro per tutti i ragazzi della sua generazione, ci ha sempre traghettato verso più nobili e pacifiche opere. Era un leader storico di diverse formazioni musicali di genere metal. Anche se era un tenerone e ogni tanto ascoltava la Pausini e Ligabue. Profondo conoscitore di tutto il panorama musicale mondiale e sopratutto profondo conoscitore dell'animo umano. Riusciva con la sua imponente presenza a trasmettere pace, sicurezza e serenità a tutti coloro che lo circondavano. Amante della natura e delle grigliate, insomma il nostro gigante buono”. L'iniziativa “Una Quercia per Mauri” ha visto la sottoscrizione di 300 firme. 


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