Cronaca

Il gesto di cuore di due novelli sposi: niente bomboniere, ma un defibrillatore per una struttura sociale

Mirata anche la scelta del “destinatario” della donazione: un centro residenziale forlivese che ospita ed accoglie ragazze e ragazzi diversamente abili, garantendo loro un’attenzione e una cura “speciale”

La somma destinata all’acquisto delle "tradizionali bomboniere" di nozze si è trasformata in un gesto di solidarietà, con la donazione di un defibrillatore al Centro Moby Dick di Forlì. Il gesto è di Marina e Gianni, che hanno reso partecipi gli invitati alle proprie nozze della loro decisione di compiere un gesto di amore e di attenzione verso il prossimo, con la certezza della condivisione di gioia con loro per la loro scelta.

La consegna del defibrillatore è avvenuta lunedì 20 settembre nei locali del Centro Moby Dick alla presenza dei futuri sposi, della presidente della Cooperativa Cad di Forlì Renata Mantovani, degli operatori e del coordinatore del Centro Federico Toma e di Caterina Michelacci, responsabile commerciale del Gruppo Medoc di Forlì.

"E’ stata una scelta volutamente mirata, sotto tanti punti di vista - dicono gli sposi - Innanzitutto il defibrillatore è un dispositivo salvavita e sono molteplici le situazioni in cui si è potuto constatare la sua efficacia, la sua utilità e la sua estrema importanza. Abbiamo tutti ancora vivo il ricordo del malore in campo che ha colpito il calciatore danese Christian Eriksen durate gli ultimi Europei: grazie al pronto intervento dei sanitari e soprattutto all’utilizzo immediato del defibrillatore il calciatore è stato salvato da morte certa".

Mirata anche la scelta del “destinatario” della donazione: un centro residenziale forlivese che ospita ed accoglie ragazze e ragazzi diversamente abili, garantendo loro un’attenzione e una cura “speciale”. "L’emozione provata alla consegna ufficiale del defibrillatore è stata davvero forte ed anche la conferma di aver fatto una cosa “bella”, la migliore scelta che avremmo mai potuto fare; sarebbe un onore essere precursori di un atto di generosità e solidarietà che può contribuire alla difesa del bene più importante che abbiamo: la vita".


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