Cronaca

Fortunale, danni per un milione di euro: caduti più di 500 alberi. Crollata la copertura del Mercato coperto

Oltre alla richiesta di stato d'emergenza, un primo contributo per dare una rapida risposta ai cittadini arriverà dalla Regione, che attingerà dal fondo emergenza

Il sindaco Drei e l'assessore Corsini all'interno del Mercato coperto

"Siamo di fronte a un evento eccezionale, una "tempesta perfetta" davanti alla quale, però, la nostra città ha saputo reagire prontamente e in maniera efficace". Con queste parole il sindaco di Forlì Davide Drei commenta il nubifragio che nel pomeriggio di giovedì ha fatto danni non solo in città, ma in diversi paesi della provincia, in particolar modo a Dovadola (dove le prime stime parlano di danni per 170mila euro) e Castrocaro Terme (con danni maggiori a Pieve Salutare). La prima stima è complessivamente di circa un milione di euro. "Per un'ora abbiamo visto il finimondo: molti danni sono stati causati dalla pioggia violenta, ma ancora più danni hanno fatto le raffiche di vento che ha soffiato fino a raggiungere i 132 chilometri all'ora. La "macchina" del pronto intervento si è attivata immediatamente per salvaguardare la sicurezza. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi sulle persone, forse grazie anche al periodo "fortunato", in cui la città è semi-vuota per via delle ferie. Due persone si sono recate in ospedale dove sono state medicate e dimesse, mentre una terza, scivolata in bici, è stata tenuta in osservazione per una notte".

I danni

"Molto più pesanti, invece - continua il sindaco - sono i danni alle cose materiali. Al Mercato coperto è crollata parzialmente la copertura, cosa che ci ha costretto a chiuderlo per qualche giorno, con tutta probabilità ne riapriremo una parte già lunedì. La caduta della gru in via Pelacano ha rappresentato un fatto eccezionale, tuttavia ha danneggiato solo la facciata di un'abitazione, senza creare danni ingenti alla casa e soprattutto senza provocare feriti. I danni maggiori sono stati causati al patrimonio boschivo: tanti alberi sono crollati nei giardini, nei parchi, nei cimiteri e lungo le strade. Gli interventi sulla viabilità e sulla messa in sicurezza sono stati immediati, per rimuovere le alberature che hanno ostruito le strade o causato danni alle auto parcheggiate. Per questo dobbiamo ringraziare le forze di pronto intervento e tutti i servizi comunali di viabilità, verde pubblico, lavoro pubblico, comunicazione e Protezione civile, ma in primis la Polizia municipale guidata dal comandante Alfredo Catenaro. La situazione è stata critica dal punto di vista dell'evento, ma il modo in cui la città ha reagito senza spaventarsi ci dà una grande soddisfazione. Un grande aiuto è stato dato anche dal volontariato della Protezione civile, con l'intervento di 160 persone divise in 15 squadre, e dalla "cittadinanza attiva", quei volontari di quartiere che hanno aiutato a rimuovere le cause di pericolo. Anche diverse strutture di rifugiati hanno dato la loro disponibilità ad aiutarci. Ora abbiamo iniziato a fare la stima dei danni per poi procedere con la richiesta di stato d'emergenza alla Regione.

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L'intervento della Regione

"Questi fortunali stanno diventando piuttosto frequenti negli ultimi tempi, ma quando non ci sono danni a persone possiamo dirci soddisfatti - commenta l'assessore regionale al turismo Andrea Corsini - I sindaci hanno dimostrato di non essere affetti dal "lamento", ma si sono subito rimboccati le maniche per ripristinare la situazione. Venendo a Forlì mi aspettavo di trovare le strade ancora invase dagli alberi crollati, invece sono stati velocissimi nel rimettere tutto in ordine". L'assessore si sofferma poi sulla richiesta di stato d'emergenza. "Stiamo raccogliendo i dati per comporre un quadro completo, per i danni sia pubblici che privati. Nelle prossime ore chiederemo al governo lo stato d'emergenza, accodandoci alla richiesta del comune di Ravenna, e nel giro di qualche settimana verrà decretata la quantità di risorse che verranno destinate alla città. Come Regione, invece, interverremo con un primo contributo per dare una rapida risposta ai cittadini, attingendo dal fondo emergenza".

Gli interventi

"Alle 20 di giovedì sera avevamo già effettuato 43 interventi - spiega il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Guglielmo Guglielmi - Nella notte ne abbiamo fatti altri 24, venerdì mattina 11 e ne abbiamo ancora in coda un'ottantina. Le emergenze sulle quali abbiamo agito subito sono state le interruzioni di pubblici servizi: la Polizia municipale ci è stata vicina tutta la notte". "Abbiamo subito stabilito una notevole sinergia - conferma il comandante della municipale Alfredo Catenaro - Abbiamo ricevuto più di 1000 chiamate, oltre agli sms e alle segnalazioni via Whatsapp. Sono state impiegate 34 persone su 18 mezzi e tanti cittadini ci hanno aiutato, spostandosi anche in quartieri diversi dal loro per supportare chi era in maggior difficoltà. Abbiamo tenuto la via che porta all'ospedale sempre aperta, in caso ci fossero delle emergenze".

Le proteste

Il sindaco ha poi cercato di rispondere alle proteste di alcuni cittadini che lamentavano di aver segnalato più volte la presenza di alberi pericolanti da rimuovere. "Questo dipende dall'accurata manutenzione del verde: dovremo ricordarci, nella spesa corrente, non solo di scuole e strade, ma anche delle alberature". "Gli alberi colpiti sono stati tra i 200-250 a livello pubblico e probabilmente almeno altri 200-250 a livello privato - ha aggiunto il responsabile comunale al verde pubblico Gian Luca Laghi - L'elemento più "grosso" è la secolare quercia di Villa Saffi, simbolo storico di Forlì raso al suolo. I danni maggiori si sono riscontrati al Parco Urbano, dove tantissimi alberi sono crollati o si sono spezzati in maniera irreversibile".


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