Cronaca

Messe, rosari e catechesi: a Forlì è già tempo di Novena della Madonna del Fuoco

Dal 28 gennaio al primo febbraio sono previsti i pellegrinaggi di Unitalsi, Centro Volontari della Sofferenza, Famiglia Salesiana, Centro di Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita

Messe, rosari e catechesi: seguendo un canovaccio immutato da secoli, a Forlì è già tempo di Novena della Madonna del Fuoco. A partire da martedì, tutti i giorni e sino alla vigilia, la cappella patronale in Cattedrale sarà teatro della tradizionale Novena in preparazione alla festa liturgica del 4 febbraio. Ogni mattina è prevista la celebrazione di sante messe alle 8.30 e alle 10. Nel pomeriggio si segnala alle 17.30 la recita del Rosario, seguita alle 18.15 dalla celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore della Novena, che quest’anno sarà monsignor Luigi Bressan, arcivescovo emerito di Trento. Il programma 2017 conferma un ritorno al passato: i pellegrinaggi mariani dei vicariati diocesani sono stati, infatti, ridistribuiti in più giornate. Se martedì, alle 17.30, faranno da apripista i Vicariati Forlì Ovest e Forlì Nord Ravennate, lunedì 30 gennaio, sempre alle 17.30, chiuderanno i fedeli delle parrocchie dei Vicariati Forlì Sud Ovest e Acquacheta.

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IL PROGRAMMA DAL 28 GENNAIO - Dal 28 gennaio al primo febbraio sono previsti i pellegrinaggi di Unitalsi, Centro Volontari della Sofferenza, Famiglia Salesiana, Centro di Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita, mentre domenica 29 gennaio sarà il giorno della suggestiva Fiorita dei bambini alla Madonna del Fuoco, con ritrovo alle 15.15 nella chiesa di San Filippo Neri, in via Giorgina Saffi e conclusione in Cattedrale. Martedì 31 gennaio, all’insegna della “Storia di una Madre e di un Popolo” si svolgerà anche il pellegrinaggio dei giovani, con ritrovo alle 20.30 presso la chiesa di San Biagio e processione sino in Cattedrale, davanti all’immagine della Patrona, per la veglia delle 20.45. Saranno presenti i giovani polacchi che nell’agosto scorso hanno ospitato i coetanei forlivesi a Cracovia, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù con papa Francesco. Nel corso della veglia sono previste rappresentazioni teatrali e musicali proposte dalla “Compagnia della Lanterna” e dell’associazione culturale “Il Sicomoro”.

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La giornata di domenica 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, sarà interamente dedicata ai sacerdoti, alle suore e ai consacrati in genere. Subito prima della messa delle 17.30, presieduta dal vescovo monsignor Lino Pizzi, è prevista la benedizione delle candele che saranno accese in Duomo nel corso della solennità del 4 febbraio. Tutti gli occhi della città sono già puntati alla notte della Vigilia, in cui si rinnoverà il suggestivo rito dell’accensione dei lumini sugli usci e i davanzali delle finestre, in ricordo del prodigioso incendio del 4 febbraio 1428, da cui scaturì la singolare devozione tutta forlivese per la madre celeste. Nel giorno della grande festa patronale, oltre alla Liturgia Pontificale delle 11 presieduta dal vescovo forlivese monsignor Pizzi, si segnala l’ultima messa delle 20.30 celebrata da monsignor Erio Castellucci, già parroco di San Giovanni Evangelista e dal 13 settembre 2015 arcivescovo di Modena-Nonantola.

“Preghiere in preparazione alla festa principale – scrive monsignor Adamo Pasini nel suo libro sulla storia della Madonna del Fuoco – sono state recitate fino da tempo antico; ma la novena in forma pubblica non sappiamo che sia stata fatta prima del 1752”. L’illustre studioso cita il canonico Antonio Verzerio, il quale lasciò una donazione in denaro proprio per avviare concretamente la funzione. Le preghiere furono composte dal gesuita padre Bombarda, ma risultarono subito troppo lunghe. Il testo ridotto, giunto sostanzialmente immutato ai giorni nostri, è in vigore dal 1786. 


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