Cronaca

Da giorni non si recava al lavoro: trovato morto in casa. "Stroncato da un'overdose"

L'uomo da giorni non si recava al lavoro e questo aveva creato un certo allarmismo tra colleghi e datori

Un altro decesso per overdose da sostanza stupefacenti in città a pochi giorni dalla morte di un 42enne. Il corpo senza vita di un infermiere 35enne originario di Latina è stato trovato nella tarda mattinata di martedì nella sua abitazione, dove risiedeva da solo, nella periferia forlivese. L'uomo da giorni non si recava al lavoro, all'ospedale Morgagni-Pierantoni, e questo aveva creato un certo allarmismo tra colleghi. Per questo motivo è stato chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.

Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Forlì si sono portati nel domicilio della persona indicata. Sotto casa c'era l'auto parcheggiata e le finestre erano aperte. Ma dall'interno non è arrivata nessuna risposta. Così è stato chiesto l'intervento del 115. Una volta aperta la porta d'ingresso, gli investigatori hanno fatto i conti con la tragica scoperta. Accanto al cadavere vi era una siringa. La salma è stata posta sotto sequestro, a disposizione per gli accertamenti del caso disposti dal pubblico ministero Sara Posa.

I primi rilievi investigativi escludono collegamenti tra la morte del laziale e quella del 42enne. Se nel primo caso il decesso era avvenuto per la "sospetta assunzione di eroina", per gli inquirenti in questo caso la morte potrebbe esser sopraggiunta a seguito di "un'iniezione di una dose di cocaina". Non ci sarebbero quindi elementi circa l'esistenza di una partita di droga avariata o lavorata male. Si attende l'esito delle analisi tossicologiche autorizzate dalla Procura. Il quarantenne era incensurato e non risultavano pregressi per droga. Come atto dovuto il magistrato ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro delitto. 


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