Cronaca

Non ce l'ha fatta il macellaio ustionato: dichiarato il decesso

Le sue condizioni erano disperate fin dall'inizio, con ustioni estese e profonde. Un quadro clinico molto preoccupante

Le sue condizioni erano disperate fin dall'inizio, con ustioni estese e profonde. Un quadro clinico molto preoccupante che lasciava poco spazio alle speranze. Nel corso della notte è quindi sopraggiunta la morte per Valerio Satanassi, il macellaio 55enne coinvolto nel drammatico rogo in tangenziale lo scorso lunedì mattina. Intorno alle 3,45 è avvenuta la dichiarazione ufficiale del decesso. L'episodio di lunedì mattina ha destato molto sconcerto in città, per le tante persone che conoscevano e stimavano professionalmente il macellaio di via Cerchia. L'uomo, a bordo della sua auto, una Stilo station wagon, è stato avvolto dalle fiamme mentre percorreva il tunnel della Tangenziale Est sotto l'aeroporto, nella carreggiata in direzione San Martino in Strada. Il 55enne si è lanciato dalla macchina in corsa, mentre l'autovettura si è fermata circa 200 metri dopo, continuando ad ardere.

Nelle prime ore i carabinieri, con l'ausilio dei tecnici dei vigili del fuoco, hanno effettuato un'approfondita indagine sull'accaduto, tanto che la tangenziale è rimasta chiusa per quasi 4 ore proprio per permettere un'ispezione attenta di quel tratto di strada alla ricerca di reperti utili. Nessuna ipotesi era stata scartata dai carabinieri, né quella che appariva all'inizio la più evidente dell'incidente stradale (autonomo o causato da terzi veicoli poi fuggiti), né una fiamma partita accidentalmente all'interno dell'abitacolo, né il tentativo di suicidio e neppure quella, remota, di un omicidio (con l'eventualità, poi scartata, di una seconda persona a bordo). Dopo aver vagliato tutti i dati, dunque, i militari della compagnia di Forlì hanno indicato alla Procura l'ipotesi che poi è emersa nel corso del pomeriggio di lunedì in tutta la sua drammaticità. La magistratura ha aperto un fascicolo per chiarire le cause del gesto.


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