Cronaca

Neve e gelo, l'Asaps: "Allarme strade dopo l''era glaciale'"

“La già precaria situazione dello stato di manutenzione di molte nostre strade sia comunali che extraurbane provinciali e statali è destinata a subire un ulteriore peggioramento"

L’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, avverte: “La già precaria situazione dello stato di manutenzione di molte nostre strade sia comunali che extraurbane provinciali e statali è destinata a subire un ulteriore peggioramento a seguito di questa anomala ondata di gelo e neve. E' noto che il gelo, specie se così prolungato e con punte di una decina di gradi sotto zero anche in pianura, è causa di dissesto del fondo stradale”.

“Contribuisce al peggioramento del quadro complessivo il necessario spargimento di sale – continua l’Asaps -. Si aggiunga poi il danno causato dai transiti con catene specie dei veicoli pesanti e degli stessi spartineve e spargisale, che hanno una forte incidenza sulla struttura stradale non solo in superficie.  Per avere il quadro complessivo della situazione si dovrà attendere la fine di questa sorta di "era glaciale", e si  scoprirà come il nostro sistema strada, già oggi in molti casi al limite della tollerabilità e anche oltre, sarà  uscito in larga parte ancora più danneggiato, portando la percorribilità di molte strade urbane e extraurbane a varcare ampiamente le soglia minima della sicurezza che va garantita alla mobilità stradale”.

“Ecco questo è un aspetto che dovrà essere valutato fin da ora, perché le negative sorprese sono facilmente immaginabili e le conseguenze sulla sicurezza stradale (motociclisti e ciclisti in testa) saranno molto serie, e trascuriamo quelle sulla meccanica dei veicoli – osserva l’Asaps -. Insomma ai danni presenti e visibili si dovranno aggiungere quelli futuri, per ora occulti. Che saranno destinati ad incidere sulla sicurezza e sui costi dei veicoli, a meno ché le strade vengano rimesse in manutenzione in breve tempo. Ma con l'aria che tira, anche questa gelida per le casse, c'è poco da sperare”.


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