Cronaca

Parkinson, sabato apertura straordinaria dell'ambulatorio

A Forlì, sabato dalle 9 alle 13, è prevista l’apertura straordinaria dell’ambulatorio Morbo di Parkinson (1° piano nuovo “Morgagni”) dell’U.O. di Neurologia dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni”

Il 78% dei parenti di pazienti parkinsoniani non conosce i sintomi della malattia, e l’87% di loro non aveva minimamente pensato al Parkinson prima della diagnosi. E’ anche alla luce di questi risultati, emersi da una recente indagine dell’Eurisko, che sabato 24 novembre, in occasione della IV° Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson, si cercherà di diffondere il più possibile la conoscenza su questa patologia neurodegenerativa.

A Forlì, sabato dalle 9 alle 13, è prevista l’apertura straordinaria dell’ambulatorio Morbo di Parkinson (1° piano nuovo “Morgagni”) dell’U.O. di Neurologia dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni”, diretta dal dott. Walter Neri,  con possibilità di incontrare direttamente i medici, oppure di consultarli telefonicamente allo 0543-735231. Venerdì mattina, invece, dalle 9.00 alle 12.00, l’associazione “La Rete Magica onlus” allestirà, nell’atrio del nuovo padiglione “Morgagni”, un desk informativo per illustrare le proprie attività a favore delle persone colpite dalla malattia e dei loro familiari, distribuendo materiale con notizie sul Parkinson e le più recenti linee di ricerca.

L’U.O. di Neurologia dell’Ausl di Forlì ha attivato, da alcuni anni, un ambulatorio specifico per la diagnosi e la terapia del Morbo di Parkinson, condotto dal dott. Walter Neri e dal dott. Alberto Patuelli. Attualmente, sono seguite circa 200 persone, di cui il 60% affetto da Morbo di Parkinson e il restante 40% da altri disordini del movimento (Parkinsonismi) e da tremore essenziale. L’unità collabora, inoltre, con l’Associazione locale “La Rete Magica onlus: amici per l’Alzheimer e il Parkinson” per sensibilizzare la popolazione sulla patologia e formare volontari e famigliari che assistono persone affette da Morbo di Parkinson, specie nelle fasi avanzate, quando, talora, alla malattia si accompagna anche deterioramento cognitivo.

«Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa del sistema nervoso centrale, caratterizzata dalla progressiva scomparsa delle cellule nervose che producono il neurotrasmettitore dopamina – illustra il dott. Walter Neri – A volte l’esordio può avvenire in modo subdolo: minore espressività del volto, cambiamenti della voce o del modo di esprimersi, riduzione della capacità di eseguire compiti complessi o più attività nello stesso momento. Soltanto una conoscenza dei sintomi può portare a una diagnosi precoce, fondamentale perché ritardare l’inizio della terapia significa ridurre la qualità di vita del paziente».

In Italia, le persone colpite da Morbo di Parkinson sono oltre 200 mila, di cui 50 mila sono parkinsonismi. I sintomi sono talora difficili da interpretare e nella maggior parte dei casi si manifestano oltre i 60 anni di età, anche se nel 10% dei casi compaiono prima dei 40 anni. «La terapia farmacologica attuale si basa su molecole che aumentano i livelli di dopamina cerebrale o che si sostituiscono alla dopamina mancante – prosegue il dott. Neri – In alcuni casi, in seguito al trattamento farmacologico, si verificano effetti indesiderati con conseguenze legate a disturbi comportamentali, quali sindrome del gioco d’azzardo, shopping compulsivo, ipersessualità e bulimia. Questi comportamenti, che si manifestano soprattutto in soggetti già predisposti, possono comunque essere tenuti sotto controllo grazie ad un attento monitoraggio del trattamento».

La IV° giornata Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson, che si celebrerà sabato in tutta Italia, intende soffermarsi, in particolare, sulla condizione della donna che, sebbene colpita in misura minore rispetto all’uomo, ha una maggior probabilità di sviluppare complicanze, compresi i disturbi depressivi che si possono verificare in seguito ad una riduzione o perdita di ruolo come madre, sposa o amante.


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