Cronaca

L'anno parte in salita, ma Patrizia torna a gareggiare e trionfa ai mondiali di Spartan Race: "Un sogno che si realizza"

Un'altra impresa per la mamma e infermiera ravennate, che vince il titolo della sua categoria: "Un risultato che pensavo fosse un sogno irraggiungibile"

Patrizia Savorani con il trofeo della vittoria

Problemi, fatica e sfide apparentemente insormontabili non abbattono lo spirito di Patrizia Savorani. Dopo averci raccontato le sue imprese nelle Spartan Race nel 2021, e averci descritto le avventure dei mondiali nel deserto del 2022, la ravennate 42enne che lavora come infermiera al "Morgagni-Pierantoni" di Forlì ha continuato a coltivare la sua passione per lo sport e per le gare di Spartan Race anche nel 2023. Certo, un anno partito in salita per la mamma ravennate, che a gennaio ha subito un intervento che l'ha portata a stare ferma circa 5 mesi. 

"La ripresa è stata dura", confessa Patrizia, ma le soddisfazioni poi non sono mancate. Nonostante le difficoltà, la ravennate si è messa ancora una volta in carreggiata, tra dure sessioni di allenamento e gare, giungendo a chiudere il campionato National Series Italia Spartan Race come vice campione nella categoria 40-44 anni. Ma come lo scorso anno, Patrizia ha rilanciato partecipando anche agli appuntamenti internazionali. Nell’europeo ad Andorra arriva in quarta posizione. Poi a Kaprun (Austria, che sarà la sede del prossimo europeo) conquista la terza posizione. L'annata però non poteva che chiudersi con una sfida in grande e potenzialmente proibitiva. Il 9 dicembre infatti Patrizia si è recata ad Abu Dhabi per i mondiali di Spartan Race vincendo la categoria 40-44. "Un sogno che si realizza. Ancora oggi quasi stento a crederci", ci spiega l'atleta. L'anno scorso era giunta sesta nella stessa competizione, sfidando dune di sabbia e caldo insopportabile.

"Un risultato che pensavo fosse un sogno irraggiungibile - continua Patrizia - ma con la passione e la dedizione per lo sport, insieme alla disciplina e nonostante gli impegni di tutti i giorni, quel sogno si è avverato". Un successo che la ravennate dedica anche "al team che mi segue per la preparazione fisica", in particolare il Box Crossfit di Forlì, gestito dal suo compagno Cristian Pora. Come negli scorsi anni, la 'spartana' non ha lasciato nulla al caso, affidandosi al preparatore atletico Paolo Capriotti, agli allenamenti mirati del camp “Lupi di Sparta” di Cesenatico. Un grande ringraziamento Patrizia lo dedica "anche a chi mi porta alle gare nelle migliori condizioni fisiche e mentali". In questo la hanno aiutata le sedute con l’osteopata (Christian Cimatti), l’agopuntura (Armando Criscuolo) e l’ipnosi che, come lo scorso anno, "mi ha aiutato ad affrontare momenti difficili e ambienti ostili come il deserto".


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