Cronaca

Il Consorzio di bonifica al M5S: "Anche in centro storico si deve pagare la tassa"

Anche i cittadini del centro storico di Forlì devono pagare i contributi al Consorzio di Bonifica. A ribadirlo è una nota dello stesso ente che risponde ai quesiti che erano stati posti dal Movimento 5 Stelle

Anche i cittadini del centro storico di Forlì devono pagare i contributi al Consorzio di Bonifica. A ribadirlo è una nota dello stesso ente che risponde ai quesiti che erano stati posti dal Movimento 5 Stelle, che sosteneva che dagli stessi piani del Consorzio di Bonifica non emergeva questo obbligo, ma che di fatto il contributo veniva comunque richiesto mediante le bollette e riscosso. Per il presidente Roberto Brolli “Il contributo di bonifica degli immobili urbani, compresi quelli del centro storico di Forlì, è dovuto al Consorzio, oggi come negli anni passati, in ragione dei presupposti di legge e delle opere di bonifica che presidiano il territorio”.

Ed ancora: “Lo strumento consorziale per la ripartizione degli oneri derivanti dal beneficio di bonifica è il Piano di Classifica del Consorzio di Bonifica della Romagna che analizza in maniera dettagliata il territorio e tutte le problematiche ad esso connesse. In ragione di tale Piano vengono emessi i contributi di bonifica: ogni singolo immobile trae un beneficio da un complesso sistema di opere di presidio territoriale, e il Consorzio lo indica con chiarezza negli avvisi informativi che allega puntualmente agli avvisi di pagamento dei contributi di bonifica. Ogni singolo utente può quindi verificare quale specifica opera di bonifica, canali, impianti idrovori, casse di laminazione e altri manufatti di presidio idraulico, porta un beneficio di scolo e di regimazione idraulica al proprio immobile. Il Consorzio mette a disposizione le proprie competenze, attraverso i propri tecnici delle sedi di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, per qualsiasi informazione specifica che il contribuente ritenga necessaria approfondire”.

Per i consiglieri del M5S forlivese Daniele Vergini e Simone Benini invece proprio il precedente piano di classifica escludeva il centro storico di Forlì: “Il piano in vigore dal 2000 al 2015 contiene la seguente frase: 'Tra gli elementi attribuibili alla disomogeneità dei diversi Piani di Classifica degli ex consorzi sono da citare quelli relativi alle zone non assoggettate a contribuenza. In particolare, va rilevato che il territorio del centro storico di Forlì risulta non soggetto a contribuenza, e che l’ambito territoriale della pianura forlivese non è soggetta alla ripartizione degli oneri C.E.R'. Dal 2016 è entrato in vigore un nuovo Piano di Classifica che non contiene più quella frase, dunque, a nostro parere, le richieste di contributo relative agli ultimi 15 anni inviate a tutti gli abitanti ed ai titolari delle attività del Centro storico di Forlì debbono essere considerate illegittime. Quote annue mediamente di poche decine di euro ma che moltiplicate negli anni diventano significative. Quello che purtroppo dobbiamo rilevare è che dopo le ripetute richieste di chiarimenti al Consorzio, al Comune, e alla Regione fatte da alcuni cittadini si sono avute soltanto risposte confuse ed evasive. L’unica “azione concreta” che è stata riscontrata è stata la cancellazione del file del vecchio piano di classifica dal sito dell’Ente”.

Nella sua risposta il Consorzio di bonifica non entra nel dettaglio di quella specifica individuata dai consiglieri del M5S, ma ribadisce che comunque gli oneri che vengono richiesti ai cittadini sarebbero legittimi.


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