Cronaca

Parco commerciale, il vicesindaco: "Consumi che restano a Forlì e centinaia di nuovi posti di lavoro"

“C'è stato un eccesso di pianificazione? Può darsi, ma quello che è stato costruito ora è aperto e operativo. Si dice che si sono aperti troppi supermercati, eppure non ne ho visto ancora uno col cartello 'Chiuso'”

Il vicesindaco con delega all'Urbanistica, Daniele Mezzacapo

“Era tutto già previsto dal 2017 e, subentrando come nuova amministrazione non potevamo dire ai privati proprietari delle aree 'Non costruire più', dato hanno sostenuto costi per progetti e tasse su quelle aree”: è la premessa che il vicesindaco con delega all'Urbanistica Daniele Mezzacapo fa quando si parla del maxi-intervento urbanistico in corso nella zona tra centro commerciale 'Puntadiferro' e il casello dell'A14.

Un parco commerciale che nei prossimi anni sarà ancora più esteso di quello che si vede ora in costruzione, se si considera anche quanto autorizzato o autorizzabile entro la fine dell'anno: compreso quanto già costruito (in primis l'iper) si potranno raggiungere 75mila mq di superficie di vendita totali, distribuiti su 25 edifici di varie dimensioni, senza contare che nello stesso “distretto del consumo” potranno sorgere ulteriori edifici direzionali e destinati al terziario. Una trasformazione profonda che cambia il volto della città per chi vi accede dal casello A14, ma a ben vedere una programmazione urbanistica che risale a 20 anni fa, vale a dire al 2003.

“L'amministrazione comunale precedente di centro-sinistra varò nel dicembre del 2017 una variante del commercio, appena pochi giorni prima dell'entrata in vigore della legge regionale del 2018 che avrebbe cambiato l'urbanistica per fermare il consumo di suolo, un percorso iniziato anni prima in Regione, il cui colore politico era lo stesso dell'amministrazione in carica in quel momento a Forlì”, puntualizza il dato politico lo stesso Mezzacapo. 

La mappa del futuro polo commerciale

Però poi specifica il vicesindaco: “C'è stato un eccesso di pianificazione? Può darsi, ma quello che è stato costruito ora è aperto e operativo. Si dice che si sono aperti troppi supermercati, eppure non ne ho visto ancora uno col cartello 'Chiuso'”. Per cui “il fatto che fosse già previsto da una programmazione precedente non significa che sia sbagliato: non dimentichiamoci che quando a Forlì mancava un'area commerciale di alto livello, tutti dovevano andare fuori città, fino a Savignano per esempio, qui invece c'è un'area appetibile per il commercio anche per chi viene da fuori, con la vicinanza al casello dell'A14”.

Respinge, invece, le accuse che l'area commerciale provocherà il collasso della viabilità nella zona: “Lo escludiamo, ci sarà una viabilità interna del comparto ben collegata al casello e alla tangenziale”, sempre Mezzacapo. Con la nuova area, in definitiva, “i cittadini, come consumatori,  avranno un buon assortimento commerciale a pochi chilometri da casa, e si creeranno centinaia di posti di lavoro”.

Se ne vedranno altre di aree commerciali nel futuro, con l'approvazione del nuovo Pug (il piano urbanistico generale)? “Le previsioni commerciali attuali sono più che sufficienti – conclude Mezzacapo -. Il nuovo Pug si concentra sul consumo di suolo zero, sulla rigenerazione urbana e ricucitura del tessuto urbano. La nuova impostazione sarà uno sviluppo per poli, e quello commerciale è già definito”.

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