Cronaca

Insiste la puzza in città, l'Arpae: "Nessuna irregolarità dagli inceneritori"

Gli operatori dell'Arpae di Forlì sono intervenuti in seguito alle segnalazioni giunte da varie zone di Forlì, con "odori molesti" di diversa natura

Insistono i cattivi odori in città. Gli operatori dell'Arpae di Forlì sono intervenuti in seguito alle segnalazioni giunte da varie zone di Forlì, con "odori molesti" di diversa natura. Nelle zone segnalate, spiega l'Arpae, è stata confermata "la presenza di odori la cui intensità non era particolarmente elevata, ma comunque tale da essere, a tratti, distintamente percepita in particolare in ambiente esterno uscendo da aree confinate". I tecnici dell'Arpae di Forlì hanno prelevato campioni di aria che saranno analizzati nel laboratorio Arpae di Modena. Gli esiti degli accertamenti saranno resi noti appena disponibili. 

Viene spiegato dal servizio ambientale che "le masse d’aria si muovevano debolmente dai quadranti nord-occidentali. Nel corso degli accertamenti non si sono rinvenute situazioni tali da ricondurre le esalazioni a sorgenti puntuali identificate. Le emissioni dei due inceneritori, sottoposte a costante controllo con dati rilevati in continuo, sono state verificate, non evidenziando irregolarità. E’ noto che nei giorni di alta pressione che favoriscono l´inversione termica, risulti impedita la dispersione in atmosfera delle sostanze emesse dalle attività umane, che quindi sono trattenute verso il suolo. Anche le sostanze odorigene rimangono confinate nello strato più basso dell´atmosfera, contribuendo alla percezione di odori anomali (odori dolciastri o acri e in generale riconducibili ad attività antropiche)".

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POLVERI SOTTILI - "La situazione riscontrata nella città di Forlì è comune a quanto si sta osservando in generale in ambito urbano in tutta la Regione e nel bacino padano, ed è anche alla base degli elevati valori di polveri sottili misurati dalle Centraline della Rete di Qualità dell’aria - viene chiarito dall'Arpae -. Sulla Pianura Padana è presente da giorni uno strato d’aria calda che scorre su quello più freddo al suolo, determinando un´inversione termica tra i 600 e i 900 metri, che permane anche nelle ore diurne, e schiaccia verso il suolo tutti gli inquinanti; inoltre si riscontra assenza di vento in tutto lo strato d’aria al di sotto dell’inversione termica. Questi due fatti concomitanti impediscono la dispersione degli inquinanti, che progressivamente si accumulano. Anche le basse temperature, che hanno richiesto un maggior consumo di combustibili per il riscaldamento degli ambienti, e la pressoché totale assenza di precipitazioni, con valori cumulati inferiori alla media climatologica, contribuiscono ad aumentare l’inquinamento dei bassi strati atmosferici nonché le percezioni riferibili alla presenza di smog (odori acri e fastidiosi)". A seguito degli sforamenti è stato disposto per domenica il blocco delle auto.


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