Cronaca

Puzza in città, il mistero resta. "Ma gli inceneritori non c'entrano"

Luigi Vicari, direttore della sezione di Forlì-Cesena dell'Arpae, ha tenuto a precisare che la situazione non è imputabile agli inceneritori

Il cattivo odore su Forlì resta un mistero. Dopo il caso di lunedì scorso, mercoledì l'Arpae ha dovuto far fronte alle numerose segnalazioni relative al tanfo che ha avvolto la città, in particolar modo tra l'area del centro, la Cava, Via dell’Appennino e Via Decio Raggi. Luigi Vicari, direttore della sezione di Forlì-Cesena dell'Arpae, ha tenuto a precisare che la situazione non è imputabile agli inceneritori: "Tale preoccupazione è assolutamente infondata, essendo gli impianti di incenerimento monitorati in continuo. I sensori di controllo dei fumi dei camini trasmettono i dati ogni ora, verificati in remoto anche dalla sede di Arpae; in questi giorni non si sono verificate anomalie".

Mercoledì gli operatori di Arpae sono intervenuti nelle zone segnalate, confermando la presenza del cattivo odore, simile a quello che si sente vicino alle distillerie. "Lunedì gli odori segnalati erano meno omogenei e l’area interessata era molto più estesa - puntualizza Vicari -. Nel caso di mercoledì invece le segnalazioni sono state più concentrate e omogenee. Il vento, comunque poco forte, ha spinto gli odori verso il margine appenninico, soffiando da nord-nord-ovest a sud sud-est, con una direzione che molto raramente si verifica nell’anno. Nella tarda mattinata i cattivi odori, diminuendo d’intensità, si sono infatti spostati più verso est rimanendo tra la Via Emilia e la collina".

Il direttore dell'Arpae di Forlì-Cesena specifica che "sono stati effettuati campionamenti di aria e, con strumentazione portatile, rilievi istantanei di composti organici in diverse zone della città. Da questi ultimi sono risultati valori molto bassi, quindi tranquillizzanti, nonostante disagio e disturbi prodotti dai cattivi odori. La situazione di inversione termica, che mantiene l’aria schiacciata verso il suolo concentrando maggiormente inquinanti e cattivi odori, già presente nella giornata di domenica fino a lunedì mattina, si è verificata di nuovo per tutta questa mattina. Poi nel pomeriggio la situazione si è regolarizzata, favorendo in parte la dispersione. Se da un lato si possono escludere rischi maggiori, dall’altro lato non si è ancora giunti a una conclusione inequivocabile sull’origine. Le analisi dei campioni fatti, che richiedono alcuni giorni, si spera potranno fornire ulteriori indizi".

Sulla questione è intervenuto anche l'ex assessore all'Ambiente, Alberto Bellini: "E' un fenomeno reale, e quando è condiviso da un'intera città ed è duraturo richiede analisi e risposte, oggettive e concrete. È un problema di fiducia e di comunità. Per fortuna, la comunità è attiva e sensibile al proprio ambiente e merita attenzione e rispetto”. 


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