Cronaca

Tutti i riti della Settimana Santa. E sabato sei adulti riceveranno il battesimo

Il giorno di Giovedì Santo, in cui si ricorda l'istituzione dell'Eucaristia e del sacerdozio, è caratterizzato dalla Cena Ebraica e dalla Messa Crismale

E’ iniziata con la Domenica delle Palme, rievocazione festante dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, la Settimana Santa in preparazione alla Pasqua di resurrezione, il giorno più importante del calendario liturgico cristiano. Le celebrazioni entreranno nel vivo con il Triduo Pasquale del Giovedì, Venerdì e Sabato Santo, in cui si ricordano rispettivamente la passione, la morte e la sepoltura di Gesù, fino alla veglia pasquale con l’annuncio della Resurrezione. Il giorno di Giovedì Santo, in cui si ricorda l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio, è caratterizzato dalla Cena Ebraica e dalla Messa Crismale.

LA MESSA CRISMALE - Il vescovo monsignor Lino Pizzi, alle 10, presiederà la liturgia eucaristica in Cattedrale attorniato dai suoi sacerdoti, che nell’occasione rinnoveranno le promesse fatte il giorno della loro ordinazione. Secondo un rituale codificato, il vescovo porrà loro due domande: “Volete unirvi intimamente al Signore Gesù, modello del nostro sacerdozio, rinunziando a voi stessi e confermando i sacri impegni che, spinti dall’amore di Cristo, avete assunto liberamente verso la sua Chiesa?”. E ancora: “Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni liturgiche, e adempiere il ministero della parola di salvezza sull’esempio del Cristo, capo e pastore, lasciandovi guidare non da interessi umani, ma dall’amore per i vostri fratelli?”.

Al termine, il Vescovo chiederà ai fedeli presenti di pregare per i sacerdoti e per lui stesso. Nel prosieguo della Messa, il pastore d’anime consacrerà anche il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli Infermi, che saranno utilizzati nel corso dell’anno per la celebrazione dei sacramenti. Il Crisma viene usato nel battesimo, nella Cresima e nell’ordinazione dei presbiteri e dei vescovi, l’Olio dei Catecumeni nel battesimo, l’Olio degli Infermi, infine viene utilizzato per l'estrema Unzione. L’unguento più conosciuto è probabilmente il Crisma, dal greco χρίσμα, che significa, appunto unzione.

CAMPANE MUTE FNO A PASQUA - Monsignor Pizzi darà poi appuntamento alle 18.30, sempre in Duomo, per la liturgia di avvio del Triduo, la cosiddetta “Messa in Coena Domini” istitutiva dell’eucaristia, culminante nella lavanda dei piedi, la stessa che Gesù “donò” ai 12 apostoli durante l’Ultima Cena. Al termine si darà seguito alla “spoliazione” dell’altare maggiore e al prelievo dell’eucarestia dal tabernacolo, per riporla in un altare provvisorio adornato di fiori e luci, immagine del sepolcro di Gesù davanti al quale le persone si fermano in preghiera durante il triduo. Altri aspetti importanti del cerimoniale sono lo svuotamento delle acquasantiere, in attesa che vi sia collocata l’acqua benedetta durante la veglia pasquale e la “legatura” delle campane, che rimarranno mute sino alla notte di Pasqua, quando annunceranno la risurrezione di Cristo.

continua nella pagina successiva ====> VENERDI LA VIA CRUCIS

VENERDI' SANTO E VIA CRUCIS - Il giorno di Venerdì Santo è invece dedicato alla rievocazione della passione e morte del Signore. In Duomo, la prima parte del rituale è in programma alle 18.30 e sarà presieduta sempre dal vescovo, che poi guiderà anche la consueta Via Crucis nel cuore dell’urbe, con esordio alle 20 dalla chiesa di Ravaldino, in corso Diaz e conclusione in Cattedrale. Promossa dal Vicariato “Forlì Centro Storico”, la processione percorrerà un tracciato mai battuto in passato: raggiunta la casa di riposo “Pietro Zangheri”, in via Andrelini, il corteo orante proseguirà per l’ex chiesa di San Giacomo in San Domenico, restituita ai forlivesi il 30 maggio 2015, dopo anni di restauri, come contenitore di iniziative artistico-musicali, per poi concludersi in Cattedrale per l’annuncio solenne della Pasqua da parte del vescovo Lino. Seguirà l’adorazione corale del crocifisso ligneo portato in processione. L’intera funzione religiosa, diffusa lungo il percorso da altoparlanti “wireless”, sarà allietata dal Coro vicariale. Il corrispondente in danaro del digiuno di quanti avranno preso parte alla solenne “Via Crucis” del centro storico, sarà devoluto alle opere della chiesa cattolica in Terra Santa. Numerose parrocchie della Diocesi, comprese quelle forlivesi della periferia, celebreranno la Via Crucis lungo le strade dei rispettivi paesi e quartieri.

SABATO SANTO E PASQUA - Il Sabato Santo, alle 21, il Vescovo presiederà in Cattedrale la veglia pasquale e la messa di Resurrezione, durante la quale riceveranno il battesimo sei adulti: una italiana, due donne albanesi, due nigeriane e un camerunense. Al pari delle altre chiese diocesane in cui si celebra la Veglia, anche in Duomo la preghiera inizierà sul sagrato, posto in piazza San Giovanni Paolo II, con l’accensione del fuoco nuovo e del cero pasquale, simbolo di Gesù risorto. Alla proclamazione dell’Exultet, l’antico inno cristiano che annuncia la Resurrezione di Cristo, seguiranno le letture e al canto del Gloria suoneranno a distesa le campane, ferme dalla sera del Giovedì Santo. Dopo l’omelia, il celebrante benedirà l’acqua, simbolo della vita nuova di Cristo e rinnoverà con i fedeli le promesse battesimali. Domenica, solennità di Pasqua, monsignor Pizzi presiederà la messa della Resurrezione al Suffragio di Bertinoro alle 11 e nel Duomo di Forlì alle 18.30.


Si parla di