Cronaca

Villafranca come Cape Canaveral: l’Università lancerà un razzo-sonda dal Campo di Volo

Il modello è stato interamente ideato, progettato e realizzato dagli studenti del corso di Studi in Ingegneria Aerospaziale, nell’ambito del Laboratorio di Propulsione e in collaborazione con i dottorandi e i docenti dell’Alma Propulsion Lab attivo presso il Campus di Forlì

Villafranca come Cape Canaveral: il 25 febbraio prossimo, alle 10, al Campo di Volo di via XIII Novembre, alcuni studenti del Corso di Studi in Ingegneria Aerospaziale dell’Università di Bologna effettueranno il lancio di un modello di “sounding rocket”. “Letteralmente – spiega Fabrizio Ponti, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria Industriale e componente del corso integrato propulsione aerospaziale presso il Campus di Forlì - si tratta di un razzo-sonda in grado di raggiungere basse quote trasportando un carico utile - o payload - di massa definita”. Il modello è stato interamente ideato, progettato e realizzato dagli studenti del corso di Studi universitari con sede a Forlì, in via Fontanelle, nell’ambito dello svolgimento del Laboratorio di Propulsione e in collaborazione con i dottorandi e i docenti dell’Alma Propulsion Lab attivo presso il Campus di Forlì.

Il razzo costituisce la prima realizzazione di un prototipo, risultato dello “Student Rocket Challenge”, che ha permesso ad alcuni studenti dei corsi di Ingegneria Aerospaziale e Meccanica del Campus di Forlì, di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il loro percorso di laurea e di cimentarsi nella progettazione e costruzione di un modello in scala, alimentato con propellente solido. “La partecipazione alla competizione – continua il docente - richiede la realizzazione concreta del modello di lanciatore, la previsione e la misura effettiva delle performance del sistema realizzato, con l’obiettivo di riportare a terra integro il carico utile trasportato all’interno del razzo”. Gli obiettivi del “challenge” sono sia di avvicinarsi il più possibile, con la previsione teorica, all’altezza massima che sarà raggiunta dal razzo (intorno al centinaio di metri), sia riportare a terra intatto il “payload”, rappresentato da un uovo di quaglia (sinonimo di un oggetto “fragile”), contenuto all’interno di un apposito vano realizzato nell’ogiva del razzo stesso. “In sintesi – conclude il prof. Ponti - la Student Rocket Challenge costituisce una stimolante sfida tra studenti motivati a raggiungere gli obiettivi della competizione, ma anche un’attività dallo spiccato interesse pedagogico, poiché mira a favorire la maturazione di collegamenti interdisciplinari nei partecipanti e il consolidamento delle loro conoscenze”.

La costruzione del razzo-sonda è stata resa possibile grazie al contributo economico della Banca di Credito Cooperativo Ravennate Forlivese e Imolese (LaBcc): si tratta di una donazione  di 3.000 euro a supporto dell'attività didattica dei corsi di studio di ingegneria aerospaziale e meccanica della sede di Forlì. È il secondo anno che viene erogata: se nel 2021 è stata utilizzata per rafforzare le attività di didattica da remoto, quest'anno ha favorito la ripresa delle attività in presenza ed in particolare quelle laboratoriali. Nei giorni immediatamente successivi al lancio sarà dato risalto all’iniziativa, con la diffusione di immagini e video atti a rendicontarne gli esiti. 


 


 


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