Economia

Il territorio continua a crescere: occupazione sopra la media nazionale

E' quanto annuncia il presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi, presentando l'andamento dell'economia locale del 2016

Il sistema produttivo della provincia di Forlì-Cesena "sta proseguendo la sua risalita realizzando performance sempre più diffusamente positive". E' quanto annuncia il presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi, presentando l'andamento dell'economia locale del 2016. I dati aggiornati rilevano un rallentamento della perdita di imprese, un’annata agraria complessivamente meno critica delle precedenti, una crescita diffusa della produzione (con valori nettamente positivi nei principali comparti del settore manifatturiero e nelle imprese maggiormente strutturate) qualche lieve segnale positivo nella difficile situazione del settore delle costruzioni, vendite nel commercio al dettaglio stazionarie, esportazioni in aumento ed una stagione turistica positiva. Tra le note negative va sottolineato il calo dei prestiti alle imprese e l’incidenza delle sofferenze.

LA CRESCITA CONTINUERA' - Pur non essendo tornati pienamente ai livelli pre-crisi, i dati sull’occupazione e sulla disoccupazione si confermano migliori di quelli regionali e nazionali. Nel complesso gli scenari predisposti da Prometeia (riferiti a ottobre) prevedono un aumento del valore aggiunto provinciale dello 0,9% per il 2016 e dell’1,1% per il 2017, trend in linea con quello regionale e migliore di quello nazionale. “Nonostante la complessità e l’incertezza che caratterizzano lo scenario generale e nonostante le note difficoltà del nostro Territorio - afferma Zambianchi - i dati più recenti evidenziano che il sistema produttivo della nostra Provincia sta proseguendo la sua risalita realizzando performance sempre più diffusamente positive".

LE STRATEGIE - "Un percorso difficile che la Camera di Commercio ha sempre sostenuto operando scelte coraggiose e precise e affrontando, insieme alle imprese e al territorio, le fasi di sviluppo e anche quelle di crisi - aggiunge -. In particolare, nel difficile periodo 2009-2016, caratterizzato da una crisi prolungata e da una profonda trasformazione finanziaria, economica e sociale, la Camera ha attuato strategie mirate a sostenere lo sviluppo e la competitività, attraverso azioni e interventi articolati (33.700.000 euro di interventi diretti sull’economia e 8.496.000 di euro stanziati per il sostegno al credito)".

LUNEDI' LA NUOVA CAMERA DI COMMERCIO - "La scelta operata, dal Consiglio di questa Camera, un anno fa, di aderire al progetto di autoriforma del Sistema Camerale, promuovendo l’accorpamento con la Camera di Rimini, che lunedì prossimo porterà alla costituzione della Camera di commercio della Romagna-Forlì-Cesena e Rimini, rispecchia la volontà di dare una risposta concreta alla richiesta di riforme istituzionali e di trasformare in opportunità le limitazioni imposte (il taglio del 50% delle entrate) - conclude Zambianchi -. Nasce una nuova realtà istituzionale che sarà in grado di supportare in modo sempre più efficace e razionale le imprese dei Territori nell’affrontare le difficoltà del presente e le sfide de futuro".

continua nella pagina successiva ====> I DATI IN SINTESI

IMPRESE -  Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 30 novembre, è costituito da 45.695 localizzazioni attive (sedi e unità locali), in lieve flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,6%). Il numero delle imprese attive, 37.666 al 30/11/2016, registra un calo dello 0,9% (in rallentamento rispetto allo scorso anno). I settori maggiormente significativi in flessione sono: costruzioni e trasporti; in lieve aumento i servizi di alloggio e ristorazione e quelli professionali. Le società di capitale, pari al 19,6% del totale escluso il settore agricolo, rappresentano una quota progressivamente crescente delle imprese. Il 94,2% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti. Il rapporto abitanti per impresa evidenza un’imprenditorialità particolarmente diffusa in provincia (10,5 abitanti per impresa) rispetto gli altri livelli territoriali di riferimento (Emilia-Romagna 10,9, Italia 11,8). Le start up innovative al 12 dicembre sono 58. In flessione il numero delle imprese artigiane (12.237; -1,7% al 30 settembre rispetto allo stesso periodo del 2015). Stabile il numero (542 al 30 novembre) delle imprese cooperative.

ANNATA AGRARIA - In merito all’andamento dei principali settori, l’annata agraria 2016, contrariamente agli ultimi anni, ha avuto un andamento climatico normale, senza eccessi di pioggia o lunghi periodi siccitosi. Unica nota di rilievo le grandinate superiori alla norma. I cereali estivi sono tornati, dopo un paio di annate molto difficili, a rese per ettaro normali e anche la qualità si è rivelata buona. I prezzi del prodotto però sono diminuiti. Nonostante le buone produzioni queste quotazioni non riescono a coprire i costi di produzione. Per i foraggi si rileva una buona qualità con quotazioni in ripresa nell’ultimo quadrimestre del 2016. Il prodotto risulta di difficile collocazione a causa della continua riduzione del patrimonio bovino e ovino.

Per le colture frutticole, la parte autunnale dell’annata agraria è caratterizzata dal raccolto di mele, kiwi, kaki e castagne. Per mele, kaki e castagne ci sono stati raccolti normali con prezzi discreti, mentre il kiwi registra un forte decremento di produzione, mantenendo una buonissima quotazione. Con riferimento alla vendemmia 2016, la produzione stimata al momento risulta analoga a quella dell’annata precedente, con buono stato sanitario e qualitativo. Si prevede un mercato con quotazioni in leggera flessione per i vini rossi mentre i bianchi dovrebbero rimanere stazionari. A giudizio degli operatori, l’annata si preannuncia molto buona.

In continua riduzione il patrimonio zootecnico. Quotazioni per bovini e ovini stazionarie ma non soddisfacenti. I suini a fronte di un primo semestre con prezzi non remunerativi, dal mese di luglio registrano una lenta ripresa. Prezzo in flessione per il pollame da carne (-11,4% media gennaio novembre 2016 sul medesimo periodo dell’anno precedente). Complessivamente in calo dell’1,8% la consistenza delle imprese agricole attive (sono 6.840 al 30 novembre), rispetto ad analogo periodo 2015.

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MANIFATTURIERO - Note positive per le attività manifatturiere: su base annuale (3° trimestre 2016: media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti) gli indicatori segnalano valori in aumento: produzione +6,8%, fatturato +9,9%, ordini interni +2,5%, ordini esteri +0,8% e occupazione +3,8%. Per le imprese manifatturiere della provincia la favorevole fase congiunturale si va quindi estendendo alla totalità dei settori analizzati; la crescita della produzione registra tassi interessanti nel comparto “alimentare”, dei “prodotti in metallo”, del “legno”, delle “altre industrie”, della “chimica e plastica” e dei “macchinari”. Nell’arco degli ultimi 12 mesi le performance produttive del manifatturiero appaiono buone, in miglioramento rispetto a quelle desunte dalle ultime rilevazioni; i risultati, pur non omogenei fra i settori, sono comunque tutti di segno positivo, ad eccezione del settore dei “mobili”, mentre nel comparto delle calzature lil livello della produzione appare stazionario. Dal punto di vista strutturale, si rileva però un calo dell’1,3% della consistenza delle imprese manifatturiere attive al 30 novembre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che si attestano sulle 3.701 unità.

COSTRUZIONI - Per il settore delle costruzioni, rallenta la flessione nel numero delle imprese attive: al 30 novembre sono 5.718 (-1,8% rispetto allo stesso periodo del 2015). Nel terzo trimestre 2016, rispetto ad analogo periodo del 2015, il volume d’affari risulta, invece, in aumento dell’1,2%.

TRASPORTI - Le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo del 3,1% (dati al 30 novembre rispetto all'analogo periodo), con flessione del volume d’affari nel terzo trimestre 2016 (-1,5% rispetto al medesimo trimestre del 2015).

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COMMERCIO - Riguardo al commercio al dettaglio, nel suo complesso, le vendite nel terzo trimestre 2016 rispetto allo stesso trimestre 2015 risultano in lieve aumento (+0,3%). Le performance sono differenti per i vari comparti (alimentare -1,3%, non alimentare +0,9%, ipermercati -1,1%) e per classe dimensionale (piccola distribuzione -1,2%, media distribuzione -1,8%, grande distribuzione +2,9%). In calo la consistenza delle imprese nel settore commercio all’ingrosso, al dettaglio e riparazioni autoveicoli che, al 30 novembre, risultano essere n. 8.431 imprese attive (-0,7%) e le attività del commercio al dettaglio (4.264 aziende, -1,6%). In recupero la performance del commercio con l’estero nei primi nove mesi del 2016: +2,7% nel complesso delle esportazioni, rispetto ad analogo periodo 2015. Risultato positivo determinato dalle esportazioni di apparecchi elettrici, prodotti dell’agricoltura, prodotti alimentari e dalle “altre industrie manifatturiere” a fronte della dinamica negativa degli altri comparti. Le esportazioni verso i Paesi dell’Unione europea (che incidono per il 61,1% del totale delle esportazioni provinciali) crescono del 4,4%. Tra le altre macro aree maggiormente significative i Paesi Europei non nell'Unione Europea sono in calo del 2,2% (area che comprende la Russia), l’Asia Orientale aumenta dello 0,6% mentre è in netto incremento l’export verso l’America settentrionale (+5,7%). Le importazioni provinciali, nel complesso, registrano un incremento del 2,5%.

SERVIZI - Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione, al 30 novembre, rispetto al medesimo periodo del 2015, sono stabili in termini di numerosità. Nei primi dieci mesi del 2016, il flusso turistico presenta dati positivi: arrivi +2,9% e presenze +3,8%. Le tendenze complessivamente evidenziano una performance rilevante del settore, confermata anche dall’aumento del volume d’affari registrato nel terzo trimestre (+4,2% rispetto al medesimo trimestre del 2015).

continua nella pagina successiva - I DATI SULL'OCCUPAZIONE ====>

OCCUPAZIONE - I dati dell’indagine Istat sulle Forze di lavoro (elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna) relativi al secondo trimestre 2016 (espressi come media degli ultimi 4 trimestri), rilevano un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (68,4%) superiore al dato regionale (67,5%) e nazionale (56,8%); ed  un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (7,1%) inferiore al dato regionale (7,4%) e nazionale (11,5%). In merito alla Cassa Integrazione Guadagni, nel periodo gennaio-ottobre 2016, risultano autorizzate 3.692.428 ore totali con una variazione, rispetto ad analogo periodo 2015, del -30,7%. I principali settori interessati sono Costruzioni, Industria del legno, pelli e calzature, Fabbricazione di mobili e Fabbricazione di prodotti in metallo.

Riguardo all’andamento del credito, a settembre 2016 i prestiti bancari alle imprese risultano in diminuzione (-2,1% rispetto al medesimo periodo del 2015). Tra i macrosettori di attività economica, la flessione dei prestiti si riscontra per le Costruzioni (-2,9%) e i Servizi (-4,8%). In crescita, invece, l’erogazione dei prestiti nelle attività manifatturiere (+5,4%). Le sofferenze sugli impieghi totali, al secondo trimestre, sono state pari al 12,43% (Emilia-Romagna 12,02%, Italia 10,19%). Ancora elevato è il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+4,3%) rilevato in provincia nel terzo trimestre.

============> continua nella pagina successiva - PREVISIONI

PREVISIONI - Gli scenari di previsione aggiornati, predisposti da Prometeia e riferiti a ottobre, stimano per il 2016 un aumento del valore aggiunto per Forlì-Cesena dello 0,9% (Emilia-Romagna +0,9%; Italia +0,7%); nel 2017 è previsto un incremento dell’1,1% per Forlì-Cesena, dell’1,1% per la regione e dello 0,8% per l’Italia. Questo, in sintesi, quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio Congiunturale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, implementato e aggiornato dall’Ufficio Statistica e Studi. Attraverso l’attività dell’Osservatorio Congiunturale, la Camera di Commercio fornisce sistematicamente alle Imprese, alle Istituzioni e a tutta la Comunità informazioni di rilevanza strategica per la governance.

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