Economia

"No al rincaro dell'Iva alla coop sociali": delegazione forlivese a Roma

mondo della cooperazione sociale di Legacoopsociali, Confcooperative Federsolidarietà e Agci Solidarietà incontrerà in quella sede rappresentanti del Governo e delle Istituzioni per dire no all'aumento dell'Iva

Ci sarà anche una delegazione di cooperatrici e cooperatori di Legacoop Forlì-Cesena alla manifestazione di giovedì prossimo, a Roma nell’Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari, dal titolo “Rigenerare l’Italia”. Il mondo della cooperazione sociale di Legacoopsociali, Confcooperative Federsolidarietà e Agci Solidarietà incontrerà in quella sede rappresentanti del Governo e delle Istituzioni per dire no all’aumento dell’Iva per le cooperative sociali. Prevista la presenza, tra gli altri, del Ministro del Lavoro Enrico Giovannini, di quello degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi, del Vice Ministro dell’Economia Stefano Fassina.

Da Forlì-Cesena prenderanno parte all’iniziativa, per la locale Legacoop, Enrica Mancini (Responsabile Area Welfare Legacoop Forlì-Cesena), Patrizia Turci (Presidente Coop. sociale Tragitti), Fabrizio Lombardi (Responsabile amministrativo Coop. sociale CAD), Cristina Campana e Simona Lucchi (Presidente e Vicepresidente Coop. sociale La Fonte).

«In base a quanto previsto dalla legge di stabilità 2013 – spiega la responsabile Welfare di Legacoop Forlì-Cesena, Enrica Mancini – l’iva per le prestazioni socio-assistenziali ed educative salirà dall’attuale 4% al 10% nel 2014, con un aggravio di costi insostenibile. Non solo tale aumento ci pare del tutto immotivato e irrazionale, ma siamo fortemente preoccupati per le ripercussioni che potrà avere in termini di tenuta dell’occupazione e di servizi che verranno resi».

«L’incremento dell’Iva infatti si scaricherà sulle cooperative, sugli Enti pubblici e sui cittadini, e non sarà verosimilmente compensato da incrementi di risorse, che in questi anni sono drammaticamente calate – continua Enrica Mancini. Nella nostra regione, dove molte delle prestazioni rese da coop sociali sono in regime di accreditamento con una tariffa comprensiva di Iva, l’incremento dal 4% al 10% porterà inevitabilmente un aggravio di costi e una riduzione dei servizi educativi ai minori o dell’assistenza ad anziani e disabili, con conseguenze preoccupanti sui livelli di occupazione».

«Saremo con convinzione alla manifestazione nazionale del 19 settembre – precisano i partecipanti locali – per esprimere una fortissima contrarietà a questo provvedimento del tutto iniquo e ingiustificato: riteniamo necessario mantenere l’Iva al 4% e abrogare i commi 488, 489 e 490 dell’art. 1 della legge di stabilità 2013, che rischiano di mettere in ginocchio tante cooperative sociali. Quelle stesse che in questi anni hanno contribuito alla crescita dell’occupazione - soprattutto di quella femminile - in un momento storico in cui molte realtà economiche effettuano tagli e licenziamenti, oltre alla crescita e al consolidamento del sistema dei servizi di Welfare locali, che non vogliamo vengano colpiti da questo provvedimento. Il welfare va sostenuto, mentre assistiamo ad una serie di interventi che vanno esattamente nella direzione contraria, con evidenti ripercussioni sulla coesione sociale ed economica».

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