Economia

Cresce il turismo invernale, studio di Confartigianato: tra le mete più gettonate le località montane

Dall’analisi emerge l’evoluzione della presenza turistica, oggi voce importante anche nei mesi invernali

L’ufficio studi di Confartigianato ha presentato i dati relativi all’attrattività turistica del nostro Paese. "Dall’analisi emerge chiaramente l’evoluzione della presenza turistica, oggi voce importante anche nei mesi invernali", viene evidenziato. Tra gennaio e marzo dello scorso anno, sono state registrate oltre 56 milioni di presenze turistiche, di cui il 47,9% sono straniere. Le presenze nel primo trimestre dell’anno rappresentano il 13,1% dei 426 milioni di presenze nell’arco degli ultimi dodici mesi (ottobre 2018-settembre 2019). Nell’arco di quattro anni (2015-2019) il turismo invernale è strutturalmente aumentato, con le presenze nei mesi di gennaio-marzo salite di 7,1 milioni (+14,6%).

L’analisi effettuata in base ai dati resi disponibili dall’ultima indagine dell’Istat su viaggi e vacanze della popolazione residente evidenzia che nel 2018 il numero di viaggi per vacanza nei mesi invernali effettuati dai residenti in Italia è di 11 milioni e 722 mila, valore in notevole crescita rispetto al 2017 (+16,6%). L’aumento del numero dei viaggiatori nel periodo invernale è associato a una lieve aumento della durata media, che si attesta a 4,5 notti, per un totale di 52 milioni di pernottamenti (+18,2%). I vacanzieri del trimestre invernale sono 10 milioni 151 mila, di cui il 56,9% viaggiano per 1-3 notti e il 46,9% per 4 o più notti. La propensione a scegliere una vacanza invernale è più elevata al Centro, dove effettua almeno una vacanza nel periodo il 22,5% dei residenti, seguita dal Nord Est con il 22% e dal Nord Ovest con il 19%; a distanza le Isole con il 9,8% e il Sud con l’8,9%. Tra le destinazioni del viaggio in Italia nelle vacanze invernali brevi – nelle quali predomina l’attrazione delle città d’arte – troviamo la Toscana al primo posto con il 15,6% dei soggiorni effettuati in Italia, seguita da Lombardia con 15,5%, Lazio con il 13%, Veneto con l’8,8% e Trentino Alto Adige con 6,8%.

Per le vacanze invernali più lunghe prevale il turismo sciistico, con Trentino Alto Adige che concentra quasi un terzo (31%) dei viaggi di 4 o più notti, seguito da Lombardia con 11,5%, Abruzzo con 11,3%, Emilia-Romagna con 11,2% e Veneto con 6,8%. Interessante notare la crescita del forlivese che fa registrare un +2,2% nelle presenze turistiche. Tra le mete più gettonate, oltre al capoluogo, Santa Sofia, Tredozio e Portico San Benedetto, assieme a Predappio e Modigliana. L’offerta turistica nei mesi invernali si rafforza grazie alla vasta rete museale: l’analisi dei dati pubblicati recentemente dall'Istat, evidenzia che nel 2018 l'Italia conta 4.908 tra musei, aree archeologiche, monumenti ed ecomusei aperti al pubblico. I visitatori sono in forte crescita: oltre 128 milioni di persone (di cui 58,6 milioni di stranieri, il 46%) hanno visitato il patrimonio culturale italiano nel 2018, quasi 10 milioni in più (+8%) rispetto al 2017.


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