Economia

Il sistema imprenditoriale della nuova Camera: 98 imprese attive ogni mille abitanti

Il sistema imprenditoriale di riferimento della nuova Camera è costituito da 99.446 localizzazioni registrate (88.340 attive) di cui 82.224 imprese registrate (71.714 attive)

Secondo le elaborazioni su dati Infocamere aggiornati al 31 dicembre realizzate dalla Camera di commercio della Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, il sistema imprenditoriale di riferimento della nuova Camera è costituito da 99.446 localizzazioni registrate (88.340 attive) di cui 82.224 imprese registrate (71.714 attive) ed è caratterizzato da un’imprenditorialità particolarmente diffusa: 98 imprese attive ogni 1.000 abitanti, rispetto a 92 registrate a livello regionale e 85 a livello nazionale.

CENTINAIA DI START UP - Rispetto al totale delle imprese attive, 15.187 sono le imprese “femminili”, 7.202 quelle “straniere” e 5.403 quelle “giovanili”. 140 sono le “start up innovative” (ultimo dato disponibile al 30 gennaio scorso) che operano principalmente nei servizi (85) e nell’industria-artigianato (30). Si tratta di un sistema imprenditoriale che ha dimostrato negli ultimi anni di crisi, particolarmente profonda per il nostro Paese, una capacità di reazione forte e determinata e che sta facendo rilevare un progressivo rallentamento della diminuzione delle imprese attive. La dinamica registrata a fine 2016 rispetto al 31 dicembre del 2015 evidenzia una variazione complessiva delle imprese attive in linea con quella media regionale (-0,7%).

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I DATI PER SETTORE - Tra i settori di attività economica più significativi in termini di numerosità di imprese (la relativa incidenza è determinata al netto del settore agricolo), il commercio, che costituisce il 27,9% delle imprese attive, registra una flessione dello 0,6%. Significativa è ancora purtroppo la diminuzione delle imprese dell’edilizia (-1,8%), settore profondamente segnato anche da una crisi strutturale a livello nazionale, che rappresentano il 17,1% del totale. Segue per incidenza il settore “alloggio e ristorazione” (11,9% sul totale), con una diminuzione dello 0,7%. In calo del settore manifatturiero, che rappresenta il 10,1%, si attesta sull’1,6%. Le attività immobiliari, che rappresentano l’8,7% delle imprese, diminuiscono del 2% mentre restano stazionarie le “altre attività di servizi”.

SEGNALI POSITIVI - Segnali positivi in termini di crescita provengono invece dai micro comparti per alcuni aspetti più innovativi: dalla fornitura di energia, ai servizi di noleggio, agenzie viaggio e supporto, all’istruzione, alla sanità e all’assistenza sociale, alle attività professionali, alle attività finanziarie e di assicurazione, ai servizi di informazione e comunicazione. Le imprese del settore agricolo, comparto caratterizzato da dinamiche e specificità particolari, che rappresentano il 13,1%, sono diminuite dell’1,7%.

SOCIETA' - L’analisi per natura giuridica delle imprese attive evidenzia al 31 dicembre nel sistema produttivo la presenza di 12.430 società di capitale, 17.229 società di persone, 40.418 ditte e 1.637 “altre forme”. Complessivamente, al netto del settore agricolo, le società di capitale costituiscono il 19,6% del totale, le società di persone il 25,1%, le ditte individuali il 52,9% e le “altre forme giuridiche il 2,5%. In termini di numerosità, assumono particolare rilievo le imprese attive artigiane (21.944) e quelle cooperative (850). Nel sistema imprenditoriale di riferimento della nuova Camera di Commercio, accanto a realtà imprenditoriali di rilievo internazionale, opera un numero elevato di piccole e medie imprese (il 93,6% delle imprese rientra nella classe dimensionale fino a 9 addetti) che svolgono un ruolo significativo nella creazione dei valori e della ricchezza.

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"IMPORTANTI SPECIALIZZAZIONI" - I numeri delineano una realtà imprenditoriale articolata e intraprendente caratterizzata da importanti specializzazioni e filiere sulle quali possiamo sviluppare progettualità specifiche: un mix produttivo composito nel quale alla rilevanza di un solido posizionamento nel settore primario (agricoltura e pesca) e secondario (manifattura) si affianca lo sviluppo del terziario tradizionale e avanzato (commercio, turismo e servizi)", dichiara Fabrizio Moretti, presidente della Camera di commercio della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini).

"La cifra distintiva di questo tessuto imprenditoriale è rappresentata quindi dalla ricchezza delle opportunità e dalla vivacità di aree di sviluppo innovative; un patrimonio che i nostri imprenditori hanno saputo creare con il loro impegno e la loro determinazione all’interno di sistemi territoriali virtuosi - continua Moretti -. Valorizzare questa importante realtà, contribuendo a risolverne le criticità e investendo sui punti di forza, rappresenta una grande sfida ma anche una grande opportunità e la Camera di commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini vuole essere un attore e uno strumento fondamentale per realizzare un ecosistema economico e sociale sempre più attrattivo, competitivo e innovativo".

"Diversi sono i progetti e le iniziative a cui da tanti anni lavoriamo, ma che intendiamo ulteriormente valorizzare, svolgendo attività di formazione, assistenza, consulenza per le imprese, in collaborazione con i principali attori dei territori e, in particolare, con la Regione Emilia-Romagna, i Campus Universitari e le Associazioni di categoria", conclude Moretti.


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