Economia

Covid, l'allarme della Cgil: "Meno controlli, salute e sicurezza in primo piano"

E' l'allarme che lancia il direttivo della Filcmas Cgil Forlì per voce del presidente Fabio Rossi e del segretario generale Filcmas, Raffaele Batani

"Le misure di sicurezza nel settore del terziario, in particolare del settore della grande distribuzione, si sono drasticamente abbassate". E' l'allarme che lancia il direttivo della Filcmas Cgil Forlì per voce del presidente Fabio Rossi e del segretario generale Filcmas, Raffaele Batani. Espongono i sindacalisti: "Abbiamo seguito il dibattito rispetto all’introduzione della zona rossa, abbiamo sentito anche le ultime dichiarazioni del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, e facciamo appello perché si metta in primo piano la salute e la sicurezza".

"In questi giorni - ricordano i sindacalisti - il numero dei contagi e la situazione negli ospedali ha determinato la dolorosa necessità della chiusura delle scuole, ma noi vogliamo con questo appello far sapere che questo non basta se poi in settori come quello del commercio non si ripristinano comportamenti adeguati alla gravità della situazione. Messaggi sbagliati danno infatti alibi ad alcune imprese di non rispettare pienamente le regole mettendo in primo piano il profitto e non la salute dei dipendenti e dei clienti. Inoltre preoccupano anche comportamenti di concorrenza sleale nei confronti dei negozi che chiudono nel rispetto dei Dpcm e di altri negozi o supermercati che continuano a vendere tutte le merceologie non tenendo conto delle limitazioni e dei divieti  determinando assembramenti incontrollati nei punti vendita".

"Ogni giorno registriamo l’assenza di controlli - viene rimarcato -. Dove sono finiti i contingentamenti? Dove sono finiti i controlli agli accessi dei supermercati? Come possiamo giustificare ai nostri figli che non possono andare a scuola in presenza se nel resto delle attività le regole non vengono rispettate?
Tanti clienti si sentono legittimati a non utilizzare le mascherine e i distanziamenti e i lavoratori si sentono soli e travolti senza le piene e necessarie misure di sicurezza. I casi di contagi nei luoghi di lavoro aumentano e anche nel settore del commercio siamo molto preoccupati. Siamo consapevoli che la chiusura delle scuole senza i congedi sia un problema (lo è anche per noi), ma questo non deve legittimare idee negazioniste. Chiediamo insieme i congedi, verifichiamo se ci sono ulteriori misure da adottare, ma non neghiamo".

"Il Covid esiste, c’è, e anche noi lavoratori del commercio che abbiamo sempre lavorato in presenza senza mai fermarci sappiamo qual è la violenza del virus, sappiamo cosa vuol dire convivere con la paura, sappiamo che solo il rigoroso rispetto delle regole oggi può aiutarci a fermare l’aumento dei contagi - concludono Rossi e Batani -. Per questo chiediamo ai sindaci di mostrare il senso di responsabilità come noi lo abbiamo tutti i giorni nel recarci al lavoro sapendo l’importanza del nostro servizio; chiediamo alle Istituzioni di vigilare e ripristinare i controlli nei supermercati e negli esercizi commerciali. Ai clienti chiediamo rispetto per loro stessi, per gli altri clienti e per noi lavoratori che svolgiamo il nostro lavoro con tante difficoltà, preoccupazione ma anche tanta dedizione. “Il cliente ha sempre ragione” ma questo in pandemia non può valere. Rispettiamoci".


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