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"Anatomia", lo spettacolo di Simona Bertozzi arriva al teatro Felix Guttari

Venerdì alle 22 arriva al teatro Félix Guattari "Anatomia", uno dei lavori più recenti, originali e coinvolgenti della Compagnia Simona Bertozzi/Nexus.

Anatomia è il risultato della feconda collaborazione della coreografa e danzatrice Simona Bertozzi con Francesco Giomi - musicista e sound artist fiorentino, direttore del centro di ricerca, produzione e didattica musicale Tempo Reale fondato nel 1987 dal compositore Luciano Berio ed Enrico Pitozzi, docente IUAV di Venezia. Dopo numerosi lavori corali, Simona Bertozzi torna a uno spettacolo nel quale la sua presenza si isola, come precisa: "Mi sono avvicinata a questo percorso di creazione con il desiderio di ridisegnare i contorni e le nervature di un mio pensiero sulla danza e il suo essere migrazione incessante di eventi tra impiego anatomico e vibrazioni di natura".

L’intensa partitura coreografica elaborata da Simona Bertozzi si avvale dei "volumi, pulsazioni e “radure” sonore" create da Francesco Giomi, presente in live electronics "accendendo lo spazio performativo attraverso il febbrile incontro tra la concretezza materica del corpo danzante e la fitta tessitura delle pulsazioni sonore". Come ha scritto Enrico Pitozzi, che firma la visione teorica-compositiva dello spettacolo, "Anatomia nasce dall’incontro tra due corpi: uno biologico, l’altro sonoro. È il diagramma delle loro linee di forza, traiettorie e dislocazioni, fenditure nello spazio e forme in cui si dispiega il tempo: rapporti tra velocità e lentezza, questo il modo d’essere dell’anatomia. Anatomia è allora ciò che resta di questo incontro che avviene al limite dell’udibile, sul margine degli occhi, là dove si dispiegano tensioni in un continuo rapporto tattile tra la materia organica e quella sonora. Tagliare, incidere, dissezionare acusticamente il corpo e il suo spazio per far scaturire un’immagine: tale è la potenza, l’urto di questo incontro. Ciò che resta è una scena-paesaggio, una costellazione. Per coglierne il bagliore irradiante, per sentirne la vibrazione, non basta semplicemente ascoltare o guardare, servono un occhio e un orecchio impossibile".


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