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Arrivano i concerti del Ravenna Festival alla Chiesa San Giacomo

Sabato alle ore 21 nella Chiesa di San Giacomo a Forlì, il Festival entra nel vivo con l’esibizione dello straordinario gruppo di vocalist ‘a cappella’ Ladysmith Black Mambazo. Un concerto particolarmente significativo in quanto sarà il primo appuntamento di un focus che, nell’edizione dedicata ad una icona del mondo contemporaneo come Nelson Mandela, consentirà al pubblico di scoprire la grande ricchezza artistica e culturale del Sudafrica. Alla cerimonia per la consegna del Nobel, a Oslo nel 1993, ad accompagnare Nelson Mandela c’erano proprio loro, i Ladysmith Black Mambazo. E anche l’anno dopo, alla gioiosa cerimonia del suo insediamento come primo Presidente di colore di una nazione dalla storia tanto travagliata. Del resto, fu proprio Madiba ad affidargli quel ruolo di “ambasciatori culturali del Sudafrica nel mondo”, quasi una missione che da sempre il gruppo corale porta avanti celebrando a ogni concerto il messaggio di libertà, pace e uguaglianza propugnato per tutta la vita da Mandela stesso. Il titolo del cd con cui, nel 2014, si sono aggiudicati il quarto Grammy Award (ma al prestigioso premio sono stati nominati ben 16 volte) suona come una vera e propria dichiarazione di intenti, Singing for Peace Around the World.

Il concerto dei Mambazo, come tutti gli appuntamenti del Festival programmati a Forlì, è organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il determinante sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e di Cariromagna. 

Domenica l’intenso weekend musicale di Ravenna Festival a Forlì prosegue al Teatro Diego Fabbri (ore 21) con Stefano Bollani e il suo Piano Solo. “Guarda che per come suoni tu, se ti metti a fare jazz in pochissimo diventi il numero uno.” Con questa telefonata il grande Enrico Rava, nel 1996, giusto vent’anni or sono, ha convinto Stefano Bollani a smettere di fare “l’impiegato dei cantanti”, aiutandolo a diventare l’artista che è oggi. Dal Conservatorio Cherubini di Firenze ai palchi più prestigiosi del mondo, insieme a grandi orchestre e in “solo”, ha sempre saputo unire le straordinarie qualità musicali alla propensione per l’ironia e il divertimento. Riesce così a passare dagli omaggi alla musica italiana degli anni Trenta e Quaranta, alle sperimentazioni con le quali coniuga musica e letteratura. Poi la grande popolarità, insolita per un musicista jazz, derivatagli dalle fortunatissime trasmissioni in radio e TV, ma anche dall’apparizione, con il nome di Paperefano Bolletta, in due storie a fumetti del settimanale «Topolino», rivista di cui è stato nominato Ambasciatore. Nel suo concerto in piano solo non chiedetegli cosa farà, Stefano Bollani non lo sa finché non appoggia le due dita sui tasti ed inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti.

Biglietti:  Platea 32 euro (28 ridotto); Galleria 25 euro (22 ridotto). Speciale giovani: 5 euro gli Under 14; under 18 50% ridotto.


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