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Arte e gioia di vivere, il ricordo di Enzo Bellini a Palazzo Romagnoli

La sala 6 al primo piano di Palazzo Romagnola ospita una retrospettiva dedicata all'artista romagnolo Enzo Bellini. L'esposizione è visitabile fino al 16 giugno. "L’universo pittorico di Bellini è un inno, un ditirambo alla gioia di vivere. Guardare i suoi quadri significa affacciarsi alle finestre della felicità". Con le parole di Giorgio Celli viene ricordato non solo l’artista santasofiese che delle cose ha scoperto, dipingendo e disegnando, la più segreta bellezza, ma anche l’uomo straordinariamente dolce ed amabile, con lo “sguardo da bambino” più volte evocato dall’amico Luciano Foglietta.

Del buon rapporto di Enzo Bellini con l’ambiente forlivese resta memoria nella raccolta novecentesca della Pinacoteca Civica, che conserva un discreto nucleo di opere pittoriche e grafiche del maestro, per la prima volta riunite nella mostra odierna. Si va dalla grande Composizione con cardellino, donata dall’artista in occasione della memorabile “monografica” del 1995 a Palazzo Albertini, alla serie di acqueforti che Bellini ha più di recente espressamente dedicato alla comunità forlivese.  L’esposizione, curata da Flora Fiorini e Orlando Piraccini, è impreziosita dalla presenza di alcune splendide chine originali concesse in prestito per l’occasione dagli eredi dell’artista.

L'artista

Nato a Santa Sofia nel 1932, Enzo Bellini si è accostato giovanissimo al disegno a contatto con l’ambiente artistico locale. E’ stato tra gli animatori del nascente “Premio Campigna”, prima di trasferirsi a Milano agli inizi degli anni ’60. Qui ha operato anche come illustratore e decoratore, collaborando specialmente con il laboratorio di scenografia del Piccolo Teatro della città di Milano, ed ha esordito nel ’72 con una “personale” delle sue chine e acqueforti alla galleria milanese ‘La Nuova Sfera’. L’artista si è fatto inizialmente apprezzare specialmente come disegnatore, ma non c’è mai stato confine per lui fra segno e colore, come ebbe a riconoscere Raffaele De Grada secondo il quale «Bellini incide come disegna, dipinge come incide in perfetta sequenza musicale da un’opera all’altra».

Numerose sono state le “antologiche” dedicate a Bellini. dopo il ritorno al paese natale, si segnalano le grandi mostre di Palazzo Albertini a Forlì (1995) ai Magazzini del Sale di Cervia (2007), e l’omaggio reso da Santa Sofia nel 2011 con la splendida mostra intitolata “L’armonia nello sguardo”. Al 2014 risale una delle ultime apparizioni pubbliche di Bellini con la mostra “Merry Christmas” allestita a Forlimpopoli.  Si deve ad Andrea Angelini uno splendido “ritratto fotografico” dedicato all’artista nel 2007 nell’ambito della rassegna intitolata “Artisti e luoghi della creatività”, ideata e curata da Orlando Piraccini e promossa dalla Provincia di Forlì-Cesena. 


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