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"Aspettando Pitutì". Cent'anni di musica e cinema

Il 26 gennaio, alle ore 21, va in scena al Teatro comunale di Dovadola "Aspettando Pitutì. Cent'anni e più di musica e cinematografo", con Denio Derni e Fabrizio Sirotti.

Pitutì, al secolo Giulio Vitali, storico gestore del cinema Verdi di Forlimpopoli, era nato il 12 dicembre 1921. Entrato come garzone nella sala del cinema all'età di 9 anni a portare acqua e a vendere lupini,  vi è rimasto a lavorare fino all'età di 88 anni, quando il grande  sonno lo sorprese sotto il manifesto di "Luci della ribalta". Come se  la trama del film "Nuovo cinema paradiso" fosse ispirata a lui.

Alla fine dell'800 nasce il cinema. I fratelli Lumière produssero un singolo strumento che funzionava da camera e da proiettore, il "Cinématographe" che brevettarono il 13 Febbraio 1894. La prima pellicola venne girata con questo strumento il 19 Marzo 1895. Il film era "L'uscita dalle officine Lumière".

Da allora questa invenzione straordinaria si è modificata riempiendo i sogni e l'anima di ognuno. E gli occhi lucidi e sorpresi del piccolo Pitutì, quando rimase a bocca aperta varcando per la prima volta la soglia del cinema. Sul palco, a chiacchierare amichevolmente e a ricordare, saranno Denio Derni e Fabrizio Sirotti, alternando aneddoti a video-interviste a Giulio Vitali e spezzoni di film di successo, silenziati e accompagnati musicalmente alla maniera dei pianisti o delle orchestre d'antan del cinema muto.

Lo spettacolo mescolerà il bianco e nero dei tasti, il bianco e nero della fotografia del cinema dei primi anni e il colore della scrittura, della memoria, formando un unico racconto visivo e sonoro. In scena sul palco, una piccola storia vera eppure straordinaria. La storia del cinema e del piccolo grande uomo del cinema Verdi.

Biglietti: intero 15 euro, ridotto 10 euro.


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