Eventi

Camminata raccontata: borgo Cotogni all'inizio del Novecento

Domenica, con ritrovo presso il Museo Romagnolo del Teatro e partenza alle 16, si svolgerà una camminata raccontata da Gabriele Zelli dal titolo "Borgo Cotogni all'inizio del Novecento: nei luoghi dove ha vissuto il tenore Angelo Masini", ovvero nella zona che divenne quartiere residenziale con i villini liberty abitati dalla nuova borghesia: commercianti, artigiani, funzionari, professionisti, che occuparono la zona denominata "Orti Masini". Durante il corso dell'iniziativa, promossa nell'ambito del service promosso dai Lions Club forlivesi e dal Leo Club Forlì che sta assicurando l'apertura del Museo Romagnolo del Teatro tutte le domeniche pomeriggio fino al 17 giugno, verrà raccontato di come le chiese del Suffragio e di Santa Lucia hanno da sempre caratterizzato la vita religiosa del borgo e continuano a farlo anche ai nostri giorni, mentre l'attività industriale era presente con la ditta Becchi con l'opificio collocato nei pressi di porta Cotogni. 

In uno dei due stabili, costruiti all'inizio dell'attuale corso della Repubblica per ospitare le operazioni dei doganieri dopo l'eliminazione delle tassazione per l'accesso delle merci e la demolizione delle mura, ebbe sede il "Cenacolo Artistico Forlivese", sodalizio fondato nel 1920 per iniziativa del pittore Giovanni Marchini e di don Tommaso Nediani che raggruppava  i principali artisti della città, fra cui: Pietro Angelini, Bernardo Boifava, Maceo Casadei, Augusto Antonio Dirani, Francesco Olivucci, Pio Rossi, Carlo Stanghellini, Umberto Zimelli. Appena fuori dalla porta uno dei più grandi sferisteri d'Italia ospitava le gare di questo sport, che attirò migliaia di appassionati fino agli anni '20, e molte altre manifestazioni sportive e spettacolari mentre nel vicino giardino pubblico (l'attuale parco della Resistenza) trovavano spazio, oltre alle abituali passeggiate e attività di svago, le prime corse ciclistiche ed ippiche. Al centro del borgo le attività sanitarie si svolgevano nel settecentesco Palazzo Merenda, costruito per accogliere l'Ospedale Casa di Dio per gli Infermi, sul retro del quale venne realizzato il nuovo nosocomio che entrò in funzione nel 1915 e fu subito utilizzato come luogo di cura per i tanti giovani soldati feriti nelle battaglie che fin dai primi giorni caratterizzarono il Primo conflitto mondiale.

Partecipazione libera. Per informazioni 3493737026. 


Si parla di