Eventi

Il cibo protagonista dello spettacolo "Petronilla, l'arte di cucinare con quello che c'è"

Sabato al teatro comunale di Dovadola va in scena lo spettacolo "Petronilla, l'arte di cucinare con quello che c'è", scritto e interpretato da Sabina Spazzoli, interpretato dalla compagnia teatro delle forchette&malocchi&profumi con la partecipazione di Massimiliano Bolcioni nel ruolo di Petronilla.

Bombe, sfollamenti, mercato nero, anni '40. Il cibo, o meglio la fame, è il filo conduttore di Petronilla, l'arte di cucinare con quello che c'è. Una lettura teatrale che si muove sulla memoria di una bambina, durante la Seconda Guerra Mondiale, che nei primi anni di vita ha ricordi di grandi privazioni, soprattutto alimentari, e che vive il cibo principalmente attraverso un libro di ricette. Il libro si intitola "Le ricette di Petronilla", è parte del corredo di sua madre, e la piccola prima lo sfoglia, guardando i disegni che introducono ciascun argomento, e poi, un po' più grande, lo legge come si farebbe con una raccolta di racconti: per lei le cotolette o il budino al cioccolato appartengono al regno della fantasia come Hansel e Gretel o Biancaneve. Gli anni passano, la guerra sta per finire e la protagonista della nostra storia, senza saperlo, ha modo di incrociare Petronilla. Dietro a quel nome di fantasia si cela in realtà Amalia Moretti Foggia, una delle prime donne in Italia a laurearsi in medicina, che presta la sua opera di medico a Milano, scrive rubriche di consigli di cucina e salute sul settimanale «La Domenica del Corriere» ed è molto popolare tra i lettori del settimanale. Non ci sarà tempo per approfondire la conoscenza, ma la bambina proverà un'istintiva attrazione per quella signora, e in seguito si interesserà alle vicende della sua vita, movimentata e un po' speciale, di femminista ante litteram con amiche importanti.


Si parla di