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Davide Rondoni presenta la traduzione del "Platero y Yo"

Giovedì 9 gennaio alle ore 18, al Ridotto del Teatro Diego Fabbri di Forlì, nell’ambito della rassegna “Incontri”, il poeta forlivese Davide Rondoni presenta la traduzione integrale del libro Platero y Yo del Premio Nobel Juan Ramòn Jiménez Mantecòn nell’edizione di Lamberto Fabbri – I quaderni del Circolo degli Artisti. All’Incontro sarà presente anche Roberto Pavoni, illustratore del volume; al chitarrista Donato D’Antonio è affidato l’accompagnamento musicale.
L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.

Il Platero y Yo di Juan Ramon Jemenez, premio Nobel del 1956, è un capolavoro assoluto, di una tenerissima e diretta poesia. È un dialogo filosofico tra il poeta e il suo asino, Platero: li stringeva un vincolo d’Amore, più che un semplice affetto. 
Il libro è tradotto per la prima volta integralmente, grazie all’operato di Davide Rondoni, certamente il poeta italiano contemporaneo più internazionale tradotto: nato a Forlì nel 1964, ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra i quali Apocalisse amore (Mondadori, 2008), Avrebbe amato chiunque (Guanda, 2003), Compianto, vita (Marietti, 2001) e Il bar del tempo (Guanda, 1999), Rimbambimenti (Raffaelli, 2010), Si tira avanti solo con lo schianto (Whyfly, 2013), con i quali ha vinto alcuni dei maggiori Premi di poesia. È tradotto in vari paesi, in volume e rivista. Collabora con programmi di poesia in tv (Rai e Tv2000) e con alcuni quotidiani come editorialista. Ha fondato e dirige “Il centro di poesia contemporanea” dell'Università di Bologna e la rivista “clanDestino”. Suoi recenti volumi di saggi sono Nell’arte vivendo, prose e versi su arte e artisti (Marietti, 2012), Contro la letteratura (Saggiatore, 2011), Il fuoco della poesia (Rizzoli, 2008), Non una vita soltanto (Marietti, 2001). Dirige le collane di poesia per Marietti e di e-book poesia per Subway Edizioni. È autore di teatro e di traduzioni di Baudelaire, Rimbaud, Péguy e altri. Ha partecipato a Festival internazionali di poesia in molti paesi. In prosa ha pubblicato Gesù, un racconto sempre nuovo (Piemme, 2013), Hermann (Rizzoli, 2010), I santi scemi (Guaraldi, 2003) e tiene corsi di poesia presso alcune Università.

Juan Ramón Jiménez Mantecón (Moguer, 24 dicembre 1881 – San Juan, 29 maggio 1958) è tra i più grandi poeti della Spagna. Premio Nobel per la letteraturanel 1956, è stato uno dei più importanti intellettuali della sua generazione. La sua poesia è alla radice del contemporaneo “Siglo de oro” (il Secolo d’oro) della poesia spagnola. Lorca, Salinas, Guillen ne hanno assorbitoil succo, mentre Unamuno, Machado eOrtega, oltre all’amicizia con il poeta, nehanno raccolto i riflessi. Autore di numerosi libri di poesia, ilPlatero y yo rimane il suo capolavoro, universalmente riconosciuto.


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