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I Dik Dik e il grande rock anni '60 al Naima Club

 "Sai cos'è l'isola di Wight?". E’ cominciata con questa domanda l’avventura musicale dei Dik Dik, uno dei gruppi più rinomati e longevi del panorama del rock italiano dei “favolosi” anni ‘60. L'Isola di Wight è la trattoria legata ai Dik Dik, e prende proprio il nome di un loro intramontabile successo.  Il gruppo è in concerto al Naima Club di via Somalia, venerdì, alle 22.30.

"L'Isola di Wight" è stata per loro, Lallo, Pepe e Pietruccio, una seconda casa da dove è partita tutta la loro avventura musicale, in pratica la loro ”Isola". Un storia che continua ancora oggi. Lallo e Pietruccio si conoscevano fin da piccoli, abitavano in pratica l'uno di fronte all'altro, avevano trascorso l'adolescenza insieme inseriti in una banda di ragazzini che vivevano nel loro stesso quartiere.  Lallo si affacciava al mondo del lavoro e quando poteva cantava: lui sì aveva una bella voce. Pietruccio in una “sfortunata” combinazione vinse una borsa di studio che lo costrinse a trasferirsi in un collegio di Pavia dove ci rimase per ben cinque anni, dopo di che fece una lunga serie di lavori noiosi.
 
Tornato a Milano si ritrovò con Lallo che, dopo aver fatto il militare, era già entrato nel mondo del lavoro. La passione per il canto però era più forte di lui, anzi aveva trovato un amico con il quale “faceva musica”. Pepe abitava non molto distante dal loro quartiere, aveva molta passione per la musica, iniziò studiando il clarinetto che ben presto sostituì con la chitarra classica avvalendosi di un insegnante di prestigio come il maestro Miguel Abloniz. La musica classica però non faceva al caso suo, era più attratto da quella moderna. Avendo innata una buona musicalità, ben presto diventò un ottima “chitarra ritmica”.

L'incontro tra Lallo e Pepe fu talmente indovinato che diedero vita ad un duo che chiamarono “Il Duo Washington”. Nessuno dei due allora pensava minimamente di farne una professione, suonavano e cantavano soprattutto per il loro piacere e per il piacere della compagnia di ragazzi alla quale appartenevano. Poi Lallo andò a fare il servizio militare e i loro progetti rimasero in sospeso. Il resto è storia, una grande storia musicali di successi che sono rimasti nell’immaginario collettivo e nel cuore di molti fans. Chi non ricorda “ Viaggio di un poeta”, “Senza luce”, “Sognando la California”, “Il primo giorno di primavera”. Ma non è finita qui. Ecco infatti cosa ci dicono i tre inossidabili protagonisti, in procinto di salire sul prestigioso palco del  Naimaclub di Forlì: “Noi Dik Dik ci impegneremo perché il 2014 possa essere un anno di rilancio e di messa a punto per la nostra macchina da corsa.
 
"Stiamo lavorando anche alla realizzazione di un nuovo “Cd” e siamo  a buon punto: due canzoni sono già in fase di missaggio e presto saremo in grado di metterle in rete e sicuramente faranno parte della scaletta del nostro spettacolo. - raccontano i Dik Dik - Il nostro concerto si trasformerà in una macchina del tempo che partendo dagli Anni Sessanta atterrerà dolcemente negli Anni Duemila dando voce alle note e alle poesie che ci hanno emozionato, divertito e accompagnato in tutti questi anni".

Concerto € 18, con inizio alle ore 22.30, ma si può entrare anche dalle 21 in poi - Info- 335.314568.


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