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Al Campus di Forlì si ricorda la giovane studentessa Emma Pezemo, a un anno dalla sua uccisione

Due giornate per Emma: l'Ateneo di Bologna, d’intesa con ER.GO - Azienda regionale per il Diritto agli Studi superiori e con il patrocinio della Regione Emilia -Romagna, del Comune di Bologna e del Quartiere Borgo Panigale-Reno, ricorda la giovane studentessa camerunese che stava costruendo il suo futuro a Bologna ‒ era iscritta al Corso di Laurea magistrale in Sociologia e Servizio Sociale – e che, tra l'1 e il 2 maggio del 2021, è stata vittima di femminicidio. Un evento che ha profondamente scosso l’Alma Mater, che a Emma ha conferito la laurea alla memoria e ha intitolato un’aula nella sede del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia a Palazzo Hercolani.
 
Lunedì 2 e martedì 3 maggio, a Bologna e nei Campus di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, e in diretta streaming sulle pagine Facebook e Youtube di Ateneo, si svolgeranno momenti di riflessione in ricordo di Emma e sulla violenza di genere, con la partecipazione delle autorità accademiche, regionali e cittadine, le studentesse, gli studenti, i docenti dell'Alma Mater e le scuole.

Martedì 3 maggio Emma sarà ricordata nel corso degli eventi organizzati presso i Campus della Romagna: alle ore 16, presso il Teaching Hub del Campus di Forlì (e dalle ore 16.30 diretta streaming), l'incontro "Finisce dove inizia. Donne maltrattate e uomini maltrattanti" con Raffaella Sette, Sandra Sicurella, Cinzia Brandalise, Maria Chiara Rosa, Chiara Panato;

“A un anno di distanza, le professoresse e i professori di Emma, le sue compagne e i suoi compagni, tutta la comunità dell’Alma Mater”, dichiara il Rettore Giovanni Molari, “sentono il dovere di ricordare una studentessa straordinaria, una giovane donna che ci è stata strappata da una violenza feroce. Oltre al dovere del ricordo, l’Alma Mater ha il dovere di impegnarsi per denunciare e combattere i pregiudizi e le disuguaglianze da cui la violenza di genere trae alimento. Lo vogliamo fare, in questo triste anniversario del delitto, nel nome e nella memoria di Emma”.

“Il ricordo di questa studentessa resta sempre vivo nella nostra memoria. Ancora una volta ci stringiamo alla mamma, ai famigliari, agli amici e ai suoi compagni di studio condividendone il dolore. Lo sgomento per la perdita di questa giovane vita ancora non trova alcuna giustificazione, e nel suo nome che vogliamo ricordare, ribadiamo il nostro impegno contro la violenza sulle donne proseguendo con determinazione insieme alla collega Barbara Lori il sostegno alla rete dei Centri antiviolenza sostenuti dai Comuni e delle Case rifugio.” Così l’assessore regionale all’Università, Paola Salomoni.


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