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Festival di Caterina: per la terza edizione anche un mercato medievale-rinascimentale e i food truck in piazza

Ritorna il festival su Caterina Sforza, che per l'edizione 2022 vede un ampliamento: non solo tre giorni di incontri, riflessioni, spettacoli e dibattiti al San Domenico (nell'arena del chiostro e nella sala del Refettorio), ma anche un “villaggio medievale” nel piazzale antistante, sopra la Barcaccia, con un mercato formato da una trentina di artigiani, grazie anche al contributo delle associazioni locali di rievocazione storica. Presente nell'attigua piazza Dante anche un'area dove si mangia con i food truck di una decina di operatori della ristorazione forlivesi. E' la nuova versione ideata per la terza edizione del Festival di Caterina, che vede la direzione artistica di Eleonora Mazzoni.

VIDEO - Tutti i nomi al Festival su Caterina: la presentazione

Con l'allentamento delle restrizioni Covid si torna inoltre a capienze considerevoli: 400 posti per l'Arena San Domenico e 200 nella sala del Refettorio, quindi con migliaia di posti disponibili, e gratuiti, per partecipare ai diversi eventi in cartellone. “Invitiamo  i forlivesi a prenotarsi sul sito e a partecipare – spiega l'assessore alla Cultura Valerio Melandri – ad un festival che ha fatto un passo avanti rispetto alle due precedenti edizioni”. “Coinvolgendo la stampa nazionale emerge che la figura di Caterina affascina, se ne sa poco ed è inedita", aggiunge la direttrice artistica Mazzoni. Sempre secondo Melandri, prima del festival Caterina Sforza era un personaggio quasi dimenticato a Forlì: "Un personaggio messo nell'angolo, a cui è dedicata una rocca non visitabile nonostante i fondi spesi in passato, di fianco a un carcere", aggiunge. Da qui un festival, che, con le parole di Stefano Benetti, dirigente del servizio Cultura del Comune "ci interroga sulle nostra radici, ma non si ferma ad esse, arrivando a dialogare con i grandi temi del presente". L'evento ha visto il contributo di 80mila euro del Comune, erogati tramite bando pubblico, a cui si aggiungono altre risorse donate da privati mecenati.

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Il programma

Dal 16 al 18 giugno si tiene il festival “Caterina Sforza di Forlì. L’anticonformista. 2022”, cinque gli appuntamenti che animeranno il prestigioso Complesso Museale San Domenico a Forlì, tra anteprime assolute e prime nazionali con tanti ospiti dal mondo del cinema, del giornalismo, della scienza, della moda e della cultura. “Donne e potere. Donne e bellezza. Donne e scienza” sono i tre filoni attraverso i quali si snoderanno le tre giornate della manifestazione, la prima in Italia a svilupparsi attorno alla figura inesplorata ed “extra-ordinaria” di Caterina Sforza. Vissuta tra XV e XVI secolo, Caterina è stata una donna infaticabile e anticonformista, pioniera in tanti campi del sapere, dalla cosmesi alla medicina, dalla moda alla letteratura. La tre giorni forlivese le restituisce un ruolo di primo piano e ne attualizza le numerose innovazioni, in uno straordinario parallelismo tra storia e contemporaneità.

Quest’anno è stata valorizzata la nuova area esterna dei Musei San Domenico, venerdì e sabato dalle 17 a mezzanotte con l’organizzazione del VILLAGGIO del Festival; in collaborazione con tutte le associazioni di categoria forlivesi e la stampa abbiamo coinvolto gli operatori locali per l’area Food Truck in Piazza Dante con proposte gastronomiche inedite che Caterina Sforza e il suo tempo ci hanno ispirato. Dalla porchetta con salse medievali alle zuppe, tortelli e pesce e il grande utilizzo delle erbe officinali nei tanti cocktail rivisti e presentati in versione contemporanea da una decina di ristoratori forlivesi con: Collegino, LatoB, ZioBio, Osteria del ferrovecchio, Amorosina & Semplice, i cugini di Romagna, il Demodè.  Le degustazioni delle cantine romagnole della Strada dei vini e sapori, il liquore di Fiorentini vini e la musica dei Kissenefolk accompagneranno il tardo pomeriggio con le letture animate di Gianni de La compagnia dei Giunchi, i laboratori di Fantariciclando e le conversazioni di Arkeogustus che si susseguiranno. I più piccoli saranno coinvolti in prove con il tiro con l’arco e la scherma e per gli appassionati ci saranno dimostrazioni di cucina rinascimentale a cura delle Associazioni di rievocazione storica Drago Oscuro, Famaleonis e Rosa dei Venti. Scopriremo le piante officinali con i prodotti naturali di Natura TRE, le essenze di Franco Ferrario le conversazioni di Eleonora Ghetti, delle Guardie ecologiche volontarie e la Còcla, forgeremo medaglie medioevali con Foscolo, proveremo l’arte della scultura con Eugenio Lenzi, Roberto Reali mastrovasaio, i mosaici di Giosuè Baga, le ceramiche di Alessandra Alpi, le pitture di Carlo Cappelli, costruiremo i giochi di una volta con Enzo del Plaustro e Monica Solaroli tra le magiche bolle di Strudel e la giocoleria di Igor. Tra le bancarelle medievali sulla barcaccia, troverete l’espressione della creatività degli artigiani che hanno dedicato alcuni oggetti a Caterina Sforza, dai foulard ai bijoux, ceramiche, abiti sartoriali, cappelli e tante creazione hand made.

Tra le protagoniste e gli ospiti della rassegna spiccano Paola Minaccioni che debutta sul palco con una nuova versione di "Caterina e le altre", spettacolo brillante ripensato ad hoc per il festival (17 giugno, ore 21); Emanuela Grimalda e Marco Martinelli per la prima volta in scena con “Le Supreme”, serata che accompagnerà la platea attraverso una galleria di scienziate e delle loro scoperte, nello spazio e nel DNA delle donne (prima assoluta – 18 giugno, ore 21).  La serata di apertura è invece affidata alla direttrice Mazzoni che condurrà la tavola rotonda sul tema “Donne al potere e potere delle donne” con l’eccezionale testimonianza di Piera Aiello e gli interventi di Concita De Gregorio, Laura Silvia Battaglia, Vittorio Macioce e Marianne Mirage (16 giugno, ore 21).

Ricca anche la proposta degli eventi pomeridiani con la conduzione di Filippo La Porta: dal talk “Donne e bellezza” per esplorare il rapporto tra corpo, moda e immagine tra stereotipi e libertà con Paola Minaccioni, Lucrezia Eleonora Dell'Aquila, Lucrezia Ercoli, Maria Luisa Frisa (17 giugno, ore 18) al panel su “Donne e scienza” con Amalia Ercoli Finzi (in collegamento) e Chiara Montanari (18 giugno, ore 18).

Giovedì 16 Giugno 
21.00 "Donne e potere"- Arena San Domenico
Per la serata di apertura del festival Caterina Sforza di Forlì. L'anticonformista, è previsto un talk show che, introdotto musicalmente, si focalizzerà poi sul tema “donne e potere” e sul rapporto complesso che nei secoli è intercorso tra universo femminile e un paradigma sostanzialmente maschile come il comando. Parleremo non solo delle “donne di potere” ma anche del "potere delle donne”, inteso sia come sostantivo sia come verbo: il potere di essere ascoltate e prese sul serio, il potere di incidere nel mondo. Serata condotta da Eleonora Mazzoni con Piera Aiello, Laura Silvia Battaglia, Concita De Gregorio, Vittorio Macioce e Marianne Mirage 


Venerdì 17 Giugno 
18.00 "Donne e bellezza"- sala del Refettorio Musei San Domenico
Qual è, invece, il rapporto femminile con il corpo, la moda e l’immagine? Un viaggio, anch’esso introdotto musicalmente, tra la libertà di creare codici e modelli personali e gli stereotipi, che ci rendono prigioniere di convenzioni sociali e condizionamenti esterni. Modera Filippo La Porta, con Lucrezia Eleonora Dell'Aquila, Lucrezia Ercoli, Maria Luisa Frisa e Paola Minaccioni

21.00 "Donne e bellezza" - Arena San Domenico
Paola Minaccioni sarà protagonista dello spettacolo brillante, "Caterina e le altre", pensato ad hoc per il festival. Partendo dalla tigre di Forlì e dalle sue ricette, Minaccioni, appassionata di esseri umani e attenta osservatrice della realtà, darà corpo e voce ai suoi irresistibili, originali e irriverenti personaggi, capaci di comporre un quadro poliedrico e sfaccettato dell’universo femminile, con i dubbi, le paure e le nevrosi del nostro tempo ma anche con il desiderio di amore, bellezza e felicità: dalla donna in carriera all’anziana e cinica signora Wanda, dalla centralinista rumena alla madre siciliana, fino alle imitazioni di Giorgia Meloni, Loredana Bertè e Sabrina Ferilli.

Sabato 18 Giugno 

18.00 "Donne e scienza"- sala del Refettorio Musei San Domenico
Il legame tra donne e scienza, anch’esso travagliato, ci dà la possibilità di scandagliare gli ambiti impervi o preclusi al genere femminile e puntare il riflettore sulle numerose personalità che con le loro ricerche e scoperte lasciarono un segno indelebile ma furono spesso ignorate. Modera Filippo La Porta, con Chiara Montanari e Amalia Ercoli Finzi (streaming)

21.00 "Donne e scienza"-  Arena San Domenico con Emanuela Grimalda e Marco Martinelli
Una creazione del tutto originale per il Festival, “Le Supreme” è un viaggio nella vita, nella storia delle scoperte, nello spazio e nel DNA delle donne. Spazio che non è solo quello astronomico conquistato da Samantha Cristoforetti ma anche uno spazio mondano che, per le donne, è storicamente uno spazio fuori campo. Attraverso un campionario di scienziate visionarie, intrepide, libere, caparbie e a volte anche fregate, questo spazio viene illuminato. La scienza, infatti, ci dice che il sesso debole non esiste. Nel 1905 Nettie Stevens scopre che il sesso nell’essere umano è determinato dai cromosomi sessuali: gli individui con due cromosomi X sono donne, mentre gli individui con un cromosoma X e uno Y sono uomini. Il cromosoma Y nell’uomo contiene circa 70 geni perlopiù implicati nella produzione dello sperma, il cromosoma X invece contiene circa 1000 geni con attività importantissime che vanno dalla vista alla regolazione del sistema immunitario. È chiaro che averne due garantisca alle donne un vantaggio notevole che le rende le più resistenti, vigorose e longeve. Lo svantaggio per le donne è soprattutto culturale e questo buco nero va riempito da nuove inquadrature, da un nuovo racconto a cui la scienza dà un importante contributo. Ma a questo nuovo racconto possiamo contribuire tutti. 


In caso di maltempo gli incontri previsti nell'Arena saranno svolti presso il Teatro Diego Fabbri. Il "Festival Caterina Sforza di Forlì. L'anticonformista. 2022” è promosso e coprodotto dal Comune di Forlì – Assessorato alla Cultura, da un'idea di Valerio Melandri con il coordinamento del Dirigente e dello Staff del Servizio Cultura Turismo e Legalità. Il concept e la direzione artistica sono di Eleonora Mazzoni. Il festival è sostenuto da CIAF – Consorzio Idraulici Artigiani Forlivesi e MPP Assicurazioni.  La realizzazione è coordinata dall’agenzia Essere Elite e resa possibile anche grazie al prezioso contributo di La BCC ravennate, forlivese e imolese, Oleodinamica Forlivese, EsseAuto e il sostegno di Avis Comunale Forlì.

 www.festivalcaterinaforli.it
 


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