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Attori, poeti, giornalisti e registri protagonisti: ecco "Mosto", il festival della narrazione tra degustazioni e street food

Attori, registi, giornalisti, poeti e cantautori saranno i protagonisti della seconda edizione di Mosto (Il succo delle storie), primo festival dedicato interamente ai mestieri della narrazione, diretto da Matteo Caccia, apprezzato autore e conduttore di Radio Due (Pascal), e Rosario Tedesco, regista teatrale, attore e viaggiatore con una visione europea e nomade del raccontare. "La novità principale di quest’anno è che tutti gli interventi e spettacoli prenderanno forma attorno al tema "L’attimo prima della partenza" - spiega Matteo Caccia - perché da sempre le partenze e le storie a loro legate rappresentano un atto fondativo nelle biografie delle persone e in quelle dei popoli. Mosto ha deciso di dedicare a quel momento che precede ogni partenza questa seconda edizione. Inoltre, il festival si svolgerà dal 6 all’8 settembre anziché in luglio come avvenuto nella prima edizione. La tematica sarà declinata nel modo più vario possibile, e ci sarà spazio per temi molto differenti, da quelli più sociali quali quello dell’immigrazione, a quelli più intimi,  fino ad una comicità narrata o di sport". "Lavoro tutti i giorni con le storie raccogliendole e raccontandole alla radio, e dal vivo. I modi di raccontarle sono infiniti e diversi tra loro: con Mosto cerchiamo di mostrarne alcuni tra i più interessanti, perché raccontare storie è il modo migliore per conoscere il mondo".

Dove nasce Mosto

Perché un festival sulla narrazione? La tradizione orale rappresenta la prima forma di racconto e conservazione della memoria storica. Oggi più che mai si avverte il bisogno di un ritorno a questa ritualità, questa antica forma di socializzazione e condivisione diretta. Poderi Dal Nespoli ha deciso di investire sull'evento assecondando alcuni principi che ne caratterizzano l'identità aziendale, come la creatività, l'innovazione e le relazioni tra persone.   “Racconto, parola, pensiero: sono sempre affascinato dalle persone in grado di raccontarmi qualcosa - spiega Marco Martini, Presidente di Poderi Dal Nespoli - da chi mi prende per mano e mi porta in un luogo diverso attraverso la parola. Abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio con passione e fiducia, perché il valore del racconto in sé si inserisce in un contesto più ampio in cui crediamo: quello del saper comunicare, del saper trasmettere valore.”

“Mosto – spiega Rosario Tedesco, co-direttore del Festival - sarà immerso nel paesaggio che ci accoglie, con le storie che verranno a viverlo per tre giorni. Storie di incontri, di viaggi e identità. Saremo in cantina, dove tutto è gravido di futuro, nel periodo della vendemmia, momento di trasformazione e di attesa per eccellenza. Il mosto rappresenta un momento di passaggio, da una materia, l'uva, ad un'altra, il vino, che acquisisce un valore maggiore grazie al lavoro dell'uomo; così il racconto è un interludio, un passaggio che ci trasforma e ci arricchisce rispetto a quello che eravamo prima.” Gli incontri si svolgeranno nel parco di Poderi Dal Nespoli, nell'area della cantina che ha subito negli ultimi anni un profondo rinnovamento all'insegna  della sostenibilità, dell’innovazione e della qualità. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito, con prenotazione consigliata a info@festivalmosto.com. Tutte le informazioni dettagliate sul Festival sono online sul sito www.festivalmosto.com

Gli ospiti

Nell’arco dei tre giorni si alterneranno perciò tante storie, proposte attraverso formule differenti. Giovedì 6 settembre sul palco nel parco della cantina, aprirà ufficialmente le danze alle ore 21 “Il rìding tristocomico” di Arianna Porcelli Safonov, un reading show con il quale porta in scena i suoi monologhi satirici, una selezione di racconti sempre diversi: un format che propone la defibrillazione mentale attraverso il sorriso intelligente. A seguire, alle 22,30 un dialogo che promette momenti indimenticabili: Federico Buffa, noto giornalista e telecronista sportivo, incontra  Matteo Caccia, a confronto sul come si raccontano “Piccole, grandi storie”

La seconda giornata del festival, venerdì 7, vedrà invece in scena, alle ore 21, il monologo teatrale di Davide Enia “Scene dalla frontiera” con le musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri. Lo spettacolo tratto dall’ultimo romanzo di Enia Appunti per un naufragio (Sellerio Editore) narra di ciò che sta accadendo nel Mediterraneo, gli sbarchi e i naufragi di Lampedusa.  La storia ben nota è vista dal di dentro, dal sotto del mare, da un palombaro che sta in mezzo ai rottami, agli esserti umani che affondano tra navi e barconi che si scontrano e cerca di salvare vite buttando i corpi in alto. Al centro c’è un pugno di uomini e donne sul confine di un’epoca e di un continente.

Alle 22,30 “Contemporaneamente insieme anche d’estate”, uno spettacolo di DENTE & Guido Catalano che intreccerà nuovi fili di musica e parole, consegnando un’esperienza singolare, difficilmente definibile con un semplice aggettivo: non un reading, non un concerto, ma rime semiacustiche, metafore in quattro quarti, in cui il poeta torinese ed il cantautore emiliano incrociano chitarra e penna per parlare d’amore a modo loro, giocando con le parole e con il pubblico.  Grande novità di questa seconda edizione è inoltre la collaborazione con l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano: insieme a loro, è stata organizzata, a partire dalla mezzanotte, una maratona notturna di lettura di pagine di diari, selezionati per affinità all’argomento del festival. Lettori volontari che si alterneranno per tutta la notte, nello spazio confortevole della Vela eventi. E’ possibile candidarsi per diventare lettori inviando una mail a info@festivalmosto.com. Una notte di letture, di diari a tema, di attimi prima della partenza.

Sabato 8 è la giornata conclusiva: sarà aperta alle 18 con una visita inconsueta alla Poderi dal Nespoli, nel percorso “Storie dalla Cantina”, un percorso a tappe per scoprire l’anima della cantina attraverso le parole ed i racconti di chi ogni giorno si prende cura dei vigneti, della raccolta, della vinificazione, per portare sulle tavole di tutto il mondo i migliori frutti della Romagna. 
Il percorso è a numero chiuso e su prenotazione a info@festivalmosto.com. Alle 21, ancora teatro attraverso una delle voci femminili più originali di questo periodo, Annagaia Marchioro, attrice comica e poetica, che porta in scena  “Fame mia – Quasi una biografia”, ispirato al testo di Amélie Nothomb: uno spettacolo che parla della fame, ma non solo quella di cibo. La fame è d’amore, di storie, di vita e di riconoscimento. Ed è un paesaggio che ci accomuna tutti, tanto è universale come sentimento. Alle 22,30 chiude la rassegna il reading di Frankie Hi-NRG. Il rapper, compositore e autore di alcuni dei rap più importanti della storia musicale italiana, tra cui ricordiamo "Fight da faida” e “Quelli che benpensano”, mette in scena “Faccio la mia cosa”, un viaggio nel tempo alla scoperta delle radici del rap in Italia.

INSTALLAZIONE PERMANENTE - Si chiama “Da dove sto chiamando” l’installazione permanente che sarà presente per tutte le giornate del festival, e che servirà per raccogliere i racconti  e le voci di chi vorrà accettare l’invito. “Una cabina telefonica, uno spazio privato ed intimo, un telefono per poter raccontare a qualcuno che è appena partito qualcosa che non gli hai mai detto prima.” Si ringrazia Città di Ebla – Ipercorpo 2018 / Il Padre, per l’ispirazione e per la collaborazione.

STREET FOOD - Ogni sera, a partire dalle 19, si aprono le porte del festival con lo spazio dedicato al cibo ed alle degustazioni, a cura dell’agriturismo in cantina, Borgo dei Guidi, per degustare i sapori del territorio valorizzati ed interpretati dallo chef Nicholas Cacchi, oltre che naturalmente tutti i vini della cantina.


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