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Forlì Città Aperta propone il ciclo di incontri "Se la memoria non m'inganna"

Forlì Città Aperta inaugura il ciclo di contronarrazioni nella giornata in ricordo della partecipazione degli Alpini alla battaglia di Nikolaevka, battaglia della Seconda Guerra mondiale, che permise la ritirata dalla Russia dell’esercito nazifascista. Un incontro, giovedì 26 gennaio al Centro Pace Annalena Tonelli alle ore 20:00,  sull' antimilitarismo con il Centro Pace “Annalena Tonelli” di Forlì e Sheik Abdo, un attivista siriano che ha, purtroppo, conosciuto la guerra personalmente. 

Sheikh Abdo è un insegnante e attivista per il dialogo interreligioso, nato ad Homs, in Siria. Fuggito dal suo paese alla fine del 2011, si è rifugiato in Libano, dove ha costruito una scuola per studenti siriani. Dal 2015 è il portavoce della Proposta di Pace dei Profughi siriani, un appello che chiede la fine della guerra e la costruzione di zone di pace all'interno del territorio siriano.

Al termine della testimonianza, sarà proiettato il film “Il Varco”, con la presentazione di uno dei due registi, Michele Manzolini. Il Varco è un lungometraggio del 2019, diretto da Federico Ferrone e Michele Manzolini, costruito con materiali d'archivio, sia ufficiali che inediti, sull’invasione nazifascista della Russia, iniziata nel 1941 nel corso della Seconda Guerra mondiale.

Secondo appuntamento del ciclo di contronarrazioni per il Giorno della Memoria, venerdì 27, parlando delle persecuzioni subite dalle persone Romanì e queer. La giornata sarà composta di due eventi, il primo tra le ore 17.30 e 19.30 presso la sede di Forlì Città Aperta in Via Fossato vecchio 2D, dove proietteremo delle testimonianze audio di persone Romanì vittime della persecuzione nazifascista.

Ale ore 20 ci si sposta presso il Centro Pace “Annalena Tonelli” in Via Andrelini 59, dove saranno in dialogo Morena Pedriali, attivista per le minoranze Romanì, e Masen Mazoud, presidente del MIT di Bologna.

Morena, 26 anni di Ferrara, viene da una famiglia circense di origini rom e sinte. È scrittrice, artista e attivista per le minoranze Romanì, nel 2018 ha pubblicato una graphic novel presente in 'Storie di Barriera' di Officine Gutenberg, vari scritti sono usciti su magazine online e concorsi. Al momento studia Lingue, Mercati e Culture dell'Asia all'università di Bologna ed è parte del team di comunicazione di Movimento Kethane-Rom e sinti per l'Italia.

Al Termine del dibattito verrà proiettato il documentario di Michele Botrugno e Daniele Colucci “Un Soffio di Vita Soltanto”: Emozionante e singolare storia di Lucy, la donna trans più anziana d'Italia, tra le pochissime sopravvissute al campo di concentramento di Dachau ancora in vita e testimone diretta di uno dei momenti più bui e tragici della storia del Novecento.


 


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