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Dal cinghiale alle lasagne, un gusto diverso ogni sera con e Zoc'd Nadel

Era la fine degli anni '80 e si avvicinava il Natale, quando davanti al Circolo Azzurro di Dovadola il signor Tebaldo improvvisò un piccolo braciere nel bel mezzo della piazza e gli amici si unirono a lui per un bicchiere, due bocconi e quattro chiacchiere. Inizia così la tradizione d'e zoc'd Nadel a Dovadola. 

E anche nel 2019 continua la tradizione. Il fuoco di Natale viene puntualmente acceso in piazza Berlinguer il 24 dicembre e rimane acceso ininterrottamente fino al 6 gennaio. Attorno ad esso si raccolgono vecchi e giovani, famiglie e gruppi di amici. Le associazioni di volontariato, a turno, preparano ogni sera qualche gustoso piatto, salsicce, pancetta e vin brulé per chi si vuol fermare.

Il 26 dicembre si festeggia Santo Stefano con una cena a base di cinghiale, mentre il 27 si passa a gustare polenta e stufato. Continuano le serate gustose sabato 28 con pasta e ceci, salsiccia e patate, il 29 dicembre è il momento della trippa e il 30 si mangiano le lasagne.

Il 1° di gennaio attorno al Zoc'd Nadel si festeggia il 2020 con salsiccia e pancetta alla brace. L'anno nuovo prosegue il 2 gennaio con piadina fritta e affettati, il 3 gennaio si gusta uno stufato di fagioli e salsiccia, il 4 gennaio tocca a gulash, polenta e crostini di cacciagione, e il 5 gennaio a tortelli e grigliata.

Gran finale la sera dell'Epifania con le lasagne seguite dallo stinco con patate.


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