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Giallo a teatro con "Norma/n", ispirato liberamente a Psycho

Prendendo come punto di origine il romanzo di Robert Bloch e il film che ne derivò divenuto uno dei massimi successi di Alfred Hitchcock, ecco che per la versione Teatrale di Psycho si va a cercare il ‘punto comune’ tra le due opere creando un lavoro di riscrittura e adattamento che si appoggia al fulcro Drammaturgico che li accomuna entrambi e che ruota attorno al concetto puro definito solitamente ‘monologo’ ma che se considerato dal punto di vista di un Personaggio quale Norman Bates, si contrae completamente nella sua anima pura divenendo a tutti gli effetti un vero ‘soliloquio’. Dallo scontro dei due secondo i ultimi Studi sul concetto di Attorialità, ecco allora ‘Norma-n’. Ovvero l’incontro scontro di tre stilemi di racconto quali la letteratura la drammaturgia e il cinema come racconto per immagini ancor prima che come sceneggiatura. In un mentale set cinematografico dove gli esterni e gli interni sono dati dal concetto arcaico ma basilare di ‘luce fuori o luce dentro’ quando in realtà a tutti gli effetti non esistono nella sua consequenzialità degli eventi per ricostruirlo in funzione del Mito che accompagna il celebre film, dissezionandolo come solo ‘Hitch’ avrebbe forse osato fare trovandosi di fronte a determinati enigmi di presentazione parlando di Teatro e non di Cinema, ma soprattutto ripresentando i fatti principali al pubblico secondo il Mito che il film si porta dietro piuttosto che la semplice esposizione dei fatti.

La resa di tutto è Scenico-Teatrale per ovvi motivi logistici ma tutto il resto è assolutamente filtrato dal clichet cinematografico, comprese le tante ‘apparizioni speciali’ inserite al posto di quella famigerata di Hitchock stesso come usava fare in ogni suo film. Come dire, ‘tanti Hitchock appaiono ma attraverso le sue opere’ a partire dalla più vistosa e uditiva e cioè le musiche indimenticabili di Bernard Herrmann che fecero dello Score Musicale di Psycho una partitura per soli archi ancora imbattuta per genialità e atmosfere. Così come sono reinserite scene e battute tolte all’epoca dalla sceneggiatura originale con l’aggiunta di adattamenti presi dal romanzo, che fanno così di questa versione una sorta di apocrifo ‘extended version’ mai visto ad oggi di questa vicenda cupa nota a tanti dimenticata da altri assolutamente ignorata e tutta da scoprire da tanti. Chiaramente, e il titolo è già indicativo, dopo il Romanzo che ci racconta la mente, il film che ci mostra le azioni, la versione Teatrale ci racconta il tutto riunito assieme, e quel tutto si chiama Norman Bates, figlio di Norma Bates, proprietari di un motel lungo una strada dimenticata nel quale è meglio non fermarsi nonostante tutto, quando piove,di notte. E soprattutto, una volta tolti i vestiti bagnati, decidere di farsi una doccia.


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