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Al Palazzo del Monte di Pietà l’antologica di Giordano Viroli

Fino al 25 ottobre il Palazzo di Residenza della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, a distanza di oltre vent’anni dall’ultima mostra organizzata dall’artista in città, ospiterà l'antologica di Giordano Viroli. Studioso d’arte, oltre che pittore, Viroli è infatti una persona umile e riservata, ed ha sempre preferito lavorare in silenzio pur frequentando un artista assai noto nella città come Maceo Casadei. Da tempo, poi, Viroli non dipinge più in seguito ad una malattia che gli ha creato un grave impedimento fisico, ma il ricordo delle sue opere è nella mente di coloro che hanno apprezzato la sua ‘passione’ d’artista. 

La prima mostra di Giordano Viroli a Forlì fi nel 1968 e, in quell’occasione, Gianna Nardi Spada scrisse: ‘La pittura di questo giovane (Viroli è nato nel 1943) è già solida come quella di un artista maturo’.Diplomato al Liceo Artistico Statale di Bologna e laureato al Dams dell’Università di Bologna, Viroli ha dedicato gran parte della sua vita a censire e catalogare beni culturali ed artistici per la Soprintendenza dei Beni Artisici e Storici di Bologna e, contemporaneamente, ha frequentato corsi di aggiornamento e perfezionamento a Roma e a Firenze. Questi studi approfonditi hanno dato la possibilità al pittore di pubblicare 35 importanti testi (alcuni dei quali esposti in mostra) su autori del passato o su importanti collezioni come quelle delle pinacoteche di Forlì, Ravenna, Milano e Ferrara.

Per quanto riguarda la produzione pittorica, essa rispetta i canoni figurativi, ma con interpretazioni personali e colme di sensibilità soprattutto nell’uso dei colori. ‘Un mio quadro - afferma l'artista- vuole essere un racconto: le cose, il mondo e la loro apparizione in rapporto con l’uomo’ I temi prediletti da Viroli sono i paesaggi, i fiori e le nature morte: tutti realizzati in modo spesso sintetico ed immediato e con una pennellata rapida e materica che traduce momenti lirici ma anche malinconici". 

“Nelle opere - ha scritto Rosanna Ricci - il pittore non nasconde gli insegnamenti ricevuti dal suo maestro Maceo, ma tutto è proposto in chiave personale: i celebrati colori di Viroli hanno una voce e una forza comunicativa tali da rendere partecipe l’osservatore di una realtà che non è solo fisica ma spirituale ed emotiva”. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle 16.30 alle 19, ed il sabato e la domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.


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