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Un incontro su "I cambiamenti climatici nelle relazioni internazionali: da Kyoto a Marrakech"

Negli ultimi anni le politiche ambientali a livello internazionale hanno subito diverse evoluzioni, in particolare in riferimento alle dinamiche dei cambiamenti climatici. Allo stesso modo, è mutata la consapevolezza della società civile in materia e si sono trasformati i rapporti tra Stati e altri attori globali. JIEC - Jeunesse Initiative et Engagement pour le Climat è un network composta da giovani dell'area euro-mediterranea, che ha preso parte alle ultime due conferenze internazionali sul cambiamento climatico (Parigi e Marrakech). La sua esperienza direta costituisce lo spunto per descrivere le dinamiche di politica climatica a livello internazionale. L'analisi inizia dagli anni '80, quando le politiche ambientali avevano scopo riparatorio e non preventivo, passando per le trasformazioni degli anni '90, verso una nuova prospettiva consapevole improntata alla prevenzione e riduzione dei disastri ambientali - da cui scaturì la Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 - fino a giungere alle recenti Cop21 e Cop22.

Il focus di cui si parlerà venerdì al Campus di Forlì dalle 15,30 è sullo storico Accordo di Parigi: per la prima volta, la quasi totalità dei Paesi s'impegna a collaborare per contrastare i cambiamenti climatici e definisce un piano d'azione globale che mira a stravolgere la lotta al cambiamento climatico come è stata concepita fino a quel momento. L'obiettivo di questa conferenza sarà l' approfondimento e la diffusione dei contenuti, delle dinamiche negoziali, degli aspetti scientifici, delle implicazioni politiche ed economiche legate agli accordi di Parigi e Marrakech, che riguardano la nostra vita quotidiana più di quello che pensiamo. Infine, sarà analizzato come e in che modo alcuni Stati hanno recepito e implementato le prescrizioni degli accordi emersi dai negoziati. Interverrà Riccardo Valentini, professore ordinario all'Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze dell'Ambiente Forestale e delle sue Risorse) e direttore dello stesso Dipartimento dal 2002. Nel 2007 è stato inoltre insignito del Premio Nobel per la Pace, insieme ad altri scienziati del Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), per le ricerche relative ai cambiamenti climatici.


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