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I Virtuosi dell'orchestra Maderna al concerto di chiusura per "Art déco"

Saranno i Virtuosi dell'Orchestra Maderna a esibirsi per la cerimonia di chiusura della mostra "Art Déco. Gli Anni ruggenti in Italia". Il concerto è in programma il prossimo 18 giugno nella sala del refettorio al Museo san Domenico.

FASCINAZIONI MUSICALI MUSICA FRANCESE NEL PRIMO NOVECENTO I virtuosi dell'Orchestra Bruno Maderna Federica Bacchi, flauto - Katia Mattioli, violino - Mascia Turci, viola Alessio Tedeschi, violoncello - Davide Burani, arpa ________________________________________ Claude Debussy Sonata per flauto, viola e arpa (1915) 1862 - 1918 - Pastorale - Interlude - Finale Gabriel Pierné Impromptu-caprice op. 9 1863 - 1937 per arpa sola Guy Ropartz Prelude, Marine et Chanson 1864 - 1955 pour Flûte, Violon, Alto, Violoncelle et Harpe Jean Cras Quintette 1879 - 1932 pour Harpe, Flûte, Violin, Viola et Violoncelle I Assez animé II Animé III Assez lent IV Très animé Presentazione. La Francia, e soprattutto Parigi, sono il comune denominatore di questo programma, che ha inizio con la Sonata per flauto, viola e arpa di Claude Debussy, composta assieme alla Sonata per violoncello e pianoforte e alla Sonata per violino e pianoforte tra il 1915 e il 1917. Si tratta di un ritorno alla musica da camera che Debussy non sviluppava dal suo Quartetto per archi composto nel 1893. La Sonata ha una composizione "ciclica", per cui temi introdotti nei movimenti iniziali vengono ripresi nei movimenti finali; oltre a ciò si assiste, in queste tre Sonate, ad una ripresa di una forma "classica" per eccellenza (appunto la Sonata), dopo che, soltanto due anni prima, Debussy aveva criticato aspramente il ricorso a forme musicali tradizionali. La composizione delle tre sonate appartiene a un periodo molto delicato, sia per Parigi che per lo stesso Debussy. La Prima guerra mondiale, infatti, era scoppiata da circa un anno, mentre a Debussy già nel 1909 era stato diagnosticato un carcinoma al retto, che avrebbe comportato il ricorso alla radioterapia e la consapevolezza, da parte sua, di essere vicino alla morte. La Sonata per flauto, viola e arpa rappresenta il tentativo, da parte di Debussy, di riallacciarsi con forza, alle tradizioni francesi di Couperin e Rameau. Amico di Claude Debussy fu Gabriel Pierné, nato in una famiglia di musicisti (sua madre era insegnante di pianoforte e suo padre insegnante di canto). Studiò al Conservatorio di Parigi, dove fu allievo di Albert Lavignac, Antoine François Marmontel, Émile Durand, César Franck (per organo) e Jules Massenet (per composizione); fu uno studente molto brillante: ottenne il primo premio per il solfeggio, pianoforte (1879), contrappunto e fuga (1881), organo (1882); nel 1882 vinse il Prix de Rome con la cantata Edith. Nel 1890 Pierné successe a Franck, morto quell'anno, come organista titolare della basilica delle Sante Clotilde e Valeria a Parigi: vi rimase per otto anni, finché nel 1898 non fu sostituito da Charles Tournemire. In vita Pierné ebbe fama soprattutto come direttore d'orchestra. Nel 1903 divenne assistente di Édouard Colonne, e quindi vicedirettore dei Concerts Colonne, una prestigiosa orchestra sinfonica, di cui fu direttore unico dal 1910 al 1934. Come direttore d'orchestra Pierné raggiunse una ottenne grande reputazione ed ebbe la possibilità di far entrare in repertorio numerose opere contemporanee (di Debussy, Ravel, Roussel, Stravinsky, Milhaud, Vierne, Enescu, ecc.). Diresse fra l'altro i primi balletti russi di Djagilev a Parigi. Come compositore, la produzione di Pierné fu abbondante ed eclettica. Limitandosi alle sue composizioni teatrali, scrisse : opéra comique, comédie lyrique e drame lyrique, balletti e pantomime (fra cui le famose Impressions de music-hall), musiche di scena per numerosi drammi; scrisse grandi opere corali o sinfonico-corali (la più nota è La Croisade des Enfants), musica sinfonica e concerti per piano e orchestra, musica da camera (un quintetto, un trio, un quartetto per sassofono), pagine pianistiche e l'Impromptu-Caprice per arpa, che ascolteremo in questo programma. Lo stile di Joseph Guy Ropartz Marie (1864 - 1955), compositore anch'egli di area francese e proveniente in modo particolare dalla Bretagna, è stato influenzato da Claude Debussy e César Franck . Ha composto sonate per violoncello , sei quartetti per archi , un trio con pianoforte e trio d'archi, musica da camera e altre composizioni, spesso alludendo al suo patrimonio bretone. Il suo brano Preludio, Marine et Chanson per flauto, quartetto d'archi e arpa, è l'unico brano nella tradizione musicale occidentale che porta il titolo di "Marine", e, il terzo movimento (la Chanson) è costruito su un tema popolare bretone. Jean Émile Paul Cras ( 1879 - 1932), anch'egli di origini bretoni (Brest), ha, nelle sue composizioni, una forte ispirazione alla nativa Bretagna, ai suoi viaggi in Africa, e soprattutto ai suoi viaggi per mare. Come comandante navale ha espletato servizio, distinguendosi per merito, durante la Prima Guerra Mondiale. Suo padre era ufficiale medico della Marina e anch'egli vi entrò a 17 anni; combattè nelle Americhe, nelle Indie Occidentali e in Senegal. Le sue abilità matematiche lo portarono a proporre una serie di innovazioni nelle pratiche tecniche adottate poi da parte della Marina, tra cui l' invenzione di un selettore elettrico ed un goniometro tracciatore di navigazione (che è stato chiamato "Cras"). Dopo aver ricoperto diversi incarichi sempre nella Marina, nel 1931 fu nominato General principale del porto di Brest e promosso contrammiraglio . Ricoprì questa posizione fino alla morte, avvenuta dopo una breve malattia. Per quanto riguarda la sua carriera musicale, Cras incontrò, all'inizio della sua carriera, Henri Duparc , il famoso compositore francese e i due diventano amici per la vita. Duparc chiamava Cras "il figlio della mia anima". Anche se i compiti di Cras nella marina francese gli lasciavano poco tempo da dedicare al suo lavoro musicale, ha continuato a comporre tutta la sua vita, scrivendo principalmente musica da camera e canzoni. Gran parte della sua opera più ambiziosa, l'opera Polyphème , è stata scritta e orchestrata durante la guerra; il suo trio d'archi e quartetto d'archi sono le sue opere più note.


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