Eventi

Il viaggio tra i Balcani della Spartiti per Scutari Orkestra in un docu-film

Dopo le numerose proiezioni ospitate dai cinema di tutta la regione, mercoledì alle ore 21.00 “E Dashurojne me zemer (Perché la amano con tutto il cuore)”, la nuova produzione di Associazione Sovraesposti, torna a Forlì per un appuntamento speciale alla Sala San Luigi in occasione della rassegna cinematografica Doc In Tour 2016, curata dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Fice Emilia-Romagna, Documentaristi Emilia-Romagna e Fondazione Cineteca di Bologna/Progetto Fronte del Pubblico.

Il documentario è stato realizzato da Stefania Amanti, Margherita Crociati e Matteo Perini che, durante l’agosto 2014, hanno seguito l’orchestra di musica tradizionale albanese Spartiti per Scutari Orkestra durante il tour che li ha portati ad esibirsi proprio nelle terre d’origine delle loro musiche e del loro direttore artistico, Bardh Jakova.

La banda, composta quasi interamente da musicisti italiani, è partita per la prima volta in tournè attraverso i Balcani, affrontando un lungo viaggio in autobus fino al Kosovo e all’Albania. Meta finale del viaggio è stata Scutari stessa, città di origine di Bardh Jakova, direttore artistico e unico musicista albanese del gruppo.

Ogni città e ogni concerto sono stati occasione di incontro e scambio tra le culture di popoli differenti. Il film si sviluppa tra riprese d’osservazione e interviste, momenti rubati durante il viaggio o durante i concerti, improvvisati in strada e nei locali fino a tarda notte, senza tralasciare le esibizioni presso le istituzioni locali. La pellicola ha un’atmosfera unica in cui momenti seri e riflessivi si alternano a momenti divertenti e festosi, riuscendo così ad emozionare in modo autentico dal primo all’ultimo minuto.

Poco alla volta lo spettatore scopre com’è nata questa orchestra e quale legame profondo ci sia tra la musica balcanica e l’origine romagnola di quasi tutti i componenti del gruppo musicale: la Spartiti per Scutari Orkestra, infatti, prima ancora di essere un progetto artistico-musicale, è un progetto sociale che unisce personalità e attitudini differenti accomunate dall’amore per la conservazione e la promozione del patrimonio culturale della musica tradizionale e popolare. Non a caso questa tournè è stata supportata dall’ong Ipsia Forlì-Cesena, Kosovo e Albania, all’interno del più ampio progetto “La musica: un ponte tra i popoli”.
 


Si parla di