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"L'Abisso" di Davide Enia descrive il dramma degli sbarchi

Un nuovo appuntamento al Teatro Mentore di Santa Sofia, dove venerdì 25 gennaio va in scena “L'abisso” di e con Davide Enia, una produzione di Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo Stabile di Palermo e Accademia Perduta/Romagna Teatri, tratto da Appunti per un naufragio (Sellerio editore) vincitore del Premio letterario internazionale “Mondello”.
 
Ne “L’abisso” si affronta il mosaico di questo tempo presente: quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti. È per davvero un ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a oggi e quello che potrà essere domani. Sta già cambiando tutto. E sta cambiando da più di un quarto di secolo.
 
“Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. Era la Storia quella che ci era accaduta davanti.”
Raccontare il presente nel momento della crisi nasconde continue insidie. In assoluto, il continuo rischio di spettacolarizzare la tragedia. Il lavoro è indirizzato, quindi, verso la ricerca di una asciuttezza continua, in cui parole, gesti, note, ritmi, cunto devono risultare essenziali, irrinunciabili, necessari alla costruzione del movimento interno e, soprattutto, indispensabili a fare vivere – o rivivere – emozioni e sentimenti.
 
Oltre a Davide Enia, in scena sarà il musicista palermitano Giulio Barocchieri. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Festival Internazionale di Narrazione di Arzo.

Ingresso 20 euro, ridotto 18 euro (under 27 e over 65).


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