Eventi

La storia del restauro dell'Oratorio di San Sebastiano rivive in una pubblicazione del Lions Club Forlì Host e in una visita guidata

Il recupero architettonico dell'Oratorio di San Sebastiano fu fortemente sostenuto dal Lions Club Forlì Host quando nel 1972, cioè esattamente 45 anni fa, ne propose il restauro perché era in "condizioni miserevoli per il prolungato abbandono dovuto alle vicende ottocentesche (la sconsacrazione avvenuta nel 1860) che lo vide adibito a tutti gli usi; non ultimo di fienile e di deposito di ferramenta". Giunto finalmente per lascito ereditario in proprietà dell'Amministrazione comunale di Forlì nel 1968, l'Oratorio fu inserito nei programmi triennali di restauro redatti dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna. Pervenuti i necessari finanziamenti dal Ministero per i beni culturali e ambientali, i lavori iniziarono nel 1978 protraendosi fino al 1982. 

Fu "Righini Bruno o Giordano Bruno, nato a Forlì il 14 giugno 1889, residente in Corso Garibaldi 18, agricoltore", a donare al Comune di Forlì, com'è riportato nell'atto notarile, il "fabbricato - ex Oratorio di San Sebastiano - sito in Forlì tra le vie Guido da Montefeltro, Pace Bombaci e la Piazzetta Guido da Montefeltro". È interessante citare i patti e le condizioni sancite dalla donazione, in particolare all'articolo 2 si stabilisce: "a) il Comune di Forlì entrerà in possesso dell'immobile dopo la morte del donante (avvenuta il 27 agosto 1970); b) a spese e cura del Comune donatario dovrà essere collocata sulla facciata dell'immobile donato una lapide a ricordo della donazione stessa; c) il Comune di Forlì, qualora lo ritenga opportuno, a suo giudizio, potrà compiere lavori e restauri all'esterno dell'immobile donato, purché essi non pregiudichino ed impediscano il godimento, da parte del donante, della parte interna dell'immobile, godimento che esso donante si riserva sua vita natural durante, rimanendo, pertanto stabilito che verranno presi a tal fine opportuni accordi preventivi tra il Comune di Forlì e il donante sulla modalità di esecuzione dei lavori stessi". Mentre all'articolo 5 venne stabilito che agli effetti fiscali le parti convenivano nel dichiarare che l'edificio aveva un valore di 100.000 (centomila) lire.

A fine giugno 1972 il Lions Club Forlì Host diede alle stampe un volume, ora ripubblicato con una prefazione storica scritta da Marco Viroli e Gabriele Zelli, dove si sostiene che il sodalizio si teneva "a disposizione per collaborare, anche finanziariamente, con chi voglia raccogliere questa l'idea di restaurare il San Sebastiano  e sarà orgoglioso se questa iniziativa, che vuole attestare l'attaccamento e l'amore del Club per la propria città, avrà successo e potrà restituire a Forlì, in condizioni apprezzabili, il suo Oratorio di S. Sebastiano". A tale scopo venivano forniti anche elementi di natura tecnica su come materialmente intervenire, nonché un contributo alla conoscenza della storia forlivese del periodo rinascimentale. Le sollecitazioni e gli impegni degli enti preposti si concretizzarono con l'avvio e il completamento dell'agognato intervento di restauro avvenuto dal 1978 al 1982, il cui costo complessivo ammontò a 45 milioni di lire.

L'Oratorio di San Sebastiano, una volta recuperato, si presentò come una straordinaria, unica e prestigiosa sede espositiva ma dimostrò subito due evidentissimi limiti; la mancanza dell'impianto di riscaldamento, che imponeva agli organizzatori e ai custodi delle mostre durante il periodo invernale di congelarsi, nel senso letterale del termine, tanto che la temperatura interna era abitualmente addirittura più bassa di quella esterna, e la presenza di una bussola in legno immediatamente dopo il portone principale, come troviamo nella stragrande maggioranza degli edifici di culto, che di fatto impediva ai cittadini che vi transitavano davanti di avere la percezione delle attività che si svolgevano all'interno. Entrambi i problemi furono risolti tra la fine del 1985 e l'inizio del 1986 quando Gabriele Zelli fu nominato assessore alla cultura del Comune di Forlì e uno dei primi obiettivi che conseguì fu proprio quello di far approvare e finanziare un progetto che prevedeva l'installazione di un moderno impianto di riscaldamento a pavimento, tutt'ora funzionante, e la sostituzione della bussola di legno con una in vetro, tutt'ora esistente, che consente a tutto l'ambiente di avere luce naturale per esaltare le opere che vengono esposte. 

Oggi, a distanza di sessant'anni dalla costituzione del Club e a quarantacinque dalla pubblicazione che sollecitò il recupero architettonico dell'Oratorio di S. Sebastiano l'attaccamento e l'amore per Forlì dei soci lions è rimasto inalterato. Ed è per questo che per domenica 29 ottobre 2017, con ritrovo e partenza dall'Oratorio di San Sebastiano, è stata organizzata una visita guidata condotta da Simona Dall'Ara dal titolo "Forlì e il Rinascimento: itinerario nel centro della città alla scoperta di uno dei periodi storici che ha lasciato traccia sulla vita forlivese", durante la quale sarà consegnato in omaggio ai partecipanti il volume "L'Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese", curato da Marco Viroli e Gabriele Zelli. Per informazioni 3493737026.


Si parla di