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Il liberty a Forlì, passeggiata tra ville e palazzi durante la settimana Art Nouveau

L'associazione Italia Liberty organizza, dall’8 al 14 luglio, l'Art Noveau Week, prima edizione di una grande manifestazione internazionale che celebra la corrente artistica Art Nouveau.

Un periodo che il curatore dell’evento, Andrea Speziali, ha scelto perché in quella settimana ricorrono sia l’anniversario della nascita di Giuseppe Sommaruga, uno tra i protagonista del Liberty italiano, che quello di Gustav Klimt, insuperabile artista della Secessione Viennese.

Così come l'associazione ha fortemente voluto che si trattasse di un evento diffuso, con tanti appuntamenti diversi in varie località: visite guidate, mostre, conferenze, workshop, performance e spettacoli per consentire a un vasto pubblico di vivere un'esperienza originale a ritroso nel tempo, tra arte visiva e gusto.

A Forlì è in programma una passeggiata culturale nelle ville e palazzi della Belle Époque romagnola. Tour Liberty tutti i gironi della settimana dalle 18:00 alle 20:00. Alcuni dei siti che saranno fruibili al pubblico durante il tour: Palazzina alla Vittoria, via Veneto 115; Palazzo Romagnoli, affreschi Liberty.

Ex caffè ristorante "Alla vittoria": Progettato dall'architetto Leonida Emilio Rosetti, secondo il gusto Liberty, nel 1900, come prima struttura ricettiva vicino alla stazione ferroviaria. La caratterizzazione dell'edificio è affidata ai semplici elementi compositivi e decorativi del prospetto: dalle eleganti ringhiere di ferro battuto agli ornamenti plastici con ghirlande, teste femminili, finestre ad occhiali, propri del contemporaneo gusto floreale europeo. Lo spostamento della ferrovia provocò l'immediato decadimento dell'albergo, che ebbe nel tempo vari cambi di destinazione d'uso.

Cartolibreria Raffoni (C.so Garibaldi, 10): Il liberty a Forlì è testimoniato anche da insegne di negozi come quella realizzata nel 1927 da Leonida Emilio Rosetti per la cartolibreria Raffoni.

Palazzo Numai Foschi (Via G. Pedriali, 12): L'edificio, costruito fra il XIV e il XV secolo, fu ristrutturato ampiamente un secolo dopo da Pino Numai. Il bel portale, 'a diamante' rinascimentale, si staglia sull'austera facciata in cotto locale, la cui parte inferiore presenta la tipica scarpata di stampa medioevale. All'interno, un elegante cortile quattrocentesco con portico su tre lati, composto da colonnine in pietra e capitelli di ordine corinzio. Ancora visibili alcune tracce del precedente portico trecentesco, venute alla luce dopo recenti restauri. Notevoli alcune stanze al piano terra, variamente voltate e con stemmi Numai riferibili a Pino e ad Alessandro. Sempre al piano terra vi è uno studiolo decorato nel 1925 da Francesco Olivucci a tempera raffigurante una finta ringhiera (in corda e ferro) che poggia su una fascia blu con motivi stilizzati e che racchiude dei motivi vegetali.

Villino Sardi (via Cairoli, 20): L’edificio fu realizzato su progetto di Leonida Emilio Rosetti, nel 1928-29 sull’area degli ex-orti Masini, per contenere al piano terra un laboratorio artigianale con relativa sala mostra, per la produzione di materiale di decorazione. I fronti sono incorniciati da alte lesene che sottolineano gli spigoli dell’edificio ed esaltano la smussatura del prospetto, dove due grandi finestre tripartite segnalano la centralità funzionale del villino. Le decorazioni ad affresco degli esterni sono di Domenico Camporesi.

Villino Soprani (Viale L. Salinatore, 12): Esempio di dimora degli anni '30, la cui struttura è un omaggio nostalgico all'ormai perduta architettura Art Nouveau cara a Rosetti, e presente negli edifici a carattere residenziale. Il villino fu costruito nel 1940 da L. E. Rosetti come edificio residenziale essenziale. La struttura è semplificata: mancano il basamento a scarpa, le nicchie, la torretta chiusa. L'impianto planimetrico presenta una volumetria serrata e ben equilibrata.

Per aderire all'itinerario o per sapere come entrare nei vari siti scrivere a: info@italialiberty.it o compilare il form sul sito www.italialiberty.it


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