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"Luoghi e presenze", una personale di Alfonso e Nicola Vaccari

Alla Galleria Manoni 2.0 di Forlì, dal 15 al 29 febbraio vien ospitata "Luoghi e presenze", una mostra personale di Alfonso e Nicola Vaccari. Vengono esposte varie opere di pittura dei due artisti.


"La nostra ricerca pittorica guarda principalmente alla realtà del nostro tempo, - scrivono i due artisti - lo stile corrisponde al “neo realismo”, quindi alla “nuova figurazione”. Attingiamo al realismo americano, guardando alla pittura contemporanea dell’ultima generazione di pittori d'oltre oceano. Per elaborare l’idea di un quadro partiamo dalla fotografia, in quanto crediamo sia il mezzo migliore e più diretto per rimanere ancorati alla realtà oggettiva del nostro tempo. Non solo i nostri quadri nascono da scatti fotografici da noi realizzati, ma anche pescando dal mondo virtuale di internet e dai social. È una sorta di regia, un saccheggio della realtà con fotogrammi simili a flash back della memoria. I temi pittorici che trattiamo appartengono al quotidiano, sia per il paesaggio che per la figura. Solitamente i paesaggi sono quadri che raffigurano scenari urbani, visioni notturne o crepuscolari ove strade, case, palazzi, auto in movimento e luci di fari e lampioni, sono elementi tipici del paesaggio antropizzato.
L’apparente banalità di un luogo, come per esempio uno scorcio urbano, diventa, attraverso la sublimazione della pittura, un singolare memoriale della realtà che seduce, incanta con suggestive prospettive d’insieme. L’ordinario si fa straordinario nell'interpretazione pittorica.
Altro tema che ricorre è quello della centralità della figura femminile. Alcuni ritratti sono modelle che hanno posato e alle quali abbiamo scattato diverse foto; quindi il primo passo è sempre la fotografia anche in questi casi, poi il quadro nasce elaborato in studio successivamente. Altre immagini femminili, come per i paesaggi, sono attinte dallo sconfinato mondo della rete, popolato da imprevedibili situazioni di erotismo dissacrante, fatto di ostentazione. Sono comunque presenze del nostro tempo colte nella loro semplicità quotidiana, nei gesti e nelle pose di una intimità viva che si relaziona con la realtà di tutti i giorni, nostra e loro".


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