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Museo Romagnolo del Teatro aperto le domeniche di maggio: si comincia con la storia dei Canterini Romagnoli

Foto di archivio

Domenica riaprirà il Museo Romagnolo del Teatro e lo sarà per tutte le domeniche di maggio. Ogni pomeriggio, dalle 15 alle 18, i soci dei Lions Club forlivesi e del Leo Club, in collaborazione con il personale comunale del Servizio Cultura e Turismo del Comune di Forlì, permetteranno ai visitatori di conoscere quanto è conservato nei locali a piano terra di Palazzo Gaddi. Ogni apertura sarà caratterizzata da un'iniziativa; il 5 maggio, alle 16, Gabriele Zelli racconterà la storia dei Canterini Romagnoli. Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio copia della pubblicazione "Quattro storie per raccontare il Museo Romagnolo del Teatro", curata da Gabriele Zelli. 

In una sala del Museo, ospitato a Palazzo Gaddi, corso Garibaldi 96, lo spazio principale contiene le memorie dei gruppi corali popolari sorti a partire dal 1910, deputati all'esecuzione delle "cante", componimenti a cappella musicati da Cesare Martuzzi e Francesco Balilla Pratella su testi poetici in dialetto romagnolo di Aldo Spallicci ed altri poeti locali. Vi sono conservati spartiti musicali, incisioni discografiche, fotografie, locandine, pubblicazioni, strumenti musicali ed altri documenti che testimoniano l'attività dei Canterini Romagnoli sul territorio. In una piccola saletta attigua è conservato il pianoforte verticale appartenuto a Cesare Martuzzi, insieme ad altri oggetti del compositore. 

Nel corso delle due domeniche successive verranno raccontati i rapporti di lavoro che un grande soprano come Eugenia Savorani Tadolini e un grande tenore come Angelo Masini ebbero con i principali compositori italiani, come Gaetano Donizetti, Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi. I due cantanti forlivesi hanno interpretato alcune delle opere liriche più famose dei tre compositori citati che ancora oggi vengono rappresentate in tutto il mondo. In entrambi i pomeriggi, per la rassegna GaddiFestival curata da Pia Zanca e Filippo Tadolini, si terrà un concerto; durante il primo saranno eseguiti brani tratti dal Macbeth di Giuseppe Verdi, nel secondo brani dall'Elisir d'amore di Gaetano Donizetti. 

Nel corso dell'ultimo appuntamento che si terrà nel pomeriggio di domenica 26 maggio si parlerà della liuteria forlivese, della sua storia e delle prospettive di un mestiere praticato ormai da pochissimi liutai, ma che potrebbe essere un campo di lavoro per intraprendenti giovani amanti dell'arte e della cultura. Nell'occasione il liutaio dovadolese Luigi Foscolo Lombardi esporrà alcuni strumenti in fase di realizzazione e ne spiegherà le fasi lavorative. Successivamente, alle 18, a Palazzo Merlini, sede del Circolo Democratico Forlivese, via Maroncelli 7, si potrà assistere al concerto di Anna Armenante, flauto traverso, e Marco Battaglia, chitarra, promosso da Sadurano Serenade, Festival musicale promosso dall'Associazione "Amici di Don Dario" giunto alla XXIX edizione, direttore artistico Yuri Ciccarese.

Gli spettatori potranno ascoltare musiche di Luigi Moretti, Mauro Giuliani, Ferdinando Carulli, Gioacchino Rossini, apprezzare la bravura dei due concertisti e ammirare il flauto traverso dell'800 suonato da Anna Armenante e la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini (1805 - 1872) utilizzata da Marco Battaglia, a dimostra che gli strumenti musicali realizzati con professionalità e buoni materiali sono destinati a fare la storia della musica al pari dei compositori e degli esecutori. Le visite al museo e la partecipazione agli eventi sono libere e gratuite. Per informazioni 3493737026.


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