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Nuovo volto per la 'barcaccia': una cittadella pronta ad ospitare gli eventi

L'inedita arena a cielo aperto è stata allestita tra il mercoledì e domenica scorsi grazie a una dozzina di volontari e 4 progettisti

730 bancali, 90 sedute in sacchi di juta per ospitare circa 40 eventi organizzati dalle oltre 25 associazioni del territorio: l’ultima impresa della Cooperativa Casa del Cuculo è una Cittadella in pallet nel cuore di Forlì. Su commissione della Settimana del Buon Vivere, la Casa del Cuculo trasforma il piazzale dei Musei San Domenico per accogliere centinaia di visitatori tra martedì e domenica.

L’inedita arena a cielo aperto è stata allestita tra il mercoledì e domenica scorsi grazie a una dozzina di volontari e 4 progettisti. A fare buona guardia e a decontestualizzare il tutto, un istrice di 7 metri costruito in legnetti di fiume dallo scultore Oscar Dominguèz.

“La Cittadella, un’idea della Casa del Cuculo insieme all’artista Alessandro Turoni, non poteva vedere la luce senza la collaborazione di 14 sponsor tecnici che ci hanno fornito materiali e consigli preziosi per l’allestimento. Così l’intera arena è stata costruita abbattendo tutti i costi di produzione”, spiega Elena Salvucci, socia fondatrice della Casa del Cuculo, seduta su uno dei cuscini brevettati per l’occasione.

Oltre al palco dedicato ai laboratori e agli spettacoli, tra gli spazi della Cittadella spiccano l’area ristorante ed enotecae il bookshop del festival. Inoltre, i visitatori che raggiungono la Cittadella del Buon Vivere possono trovare in qualunque orario i punti informativi allestiti da Admo (Associazione Donatori di Midollo Osseo), Assiprov, Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mielomi), Lifc (Lega Italiana Fibrosi Cistiche), Bv = Basta Violenza e il Punto Informativo Turistico del Comune di Forlì.

“Il programma stesso degli eventi del Buon Vivere IN&OFF e i valori fondanti di collaborazione e solidarietà che animano il Festival ci hanno spinto a riprogettare un luogo centrale ma sottovalutato come questo”, conclude Salvucci. “Abbiamo quindi pensato ad un’arena inclusiva, un’agorà capace di attirare anche il pubblico più distante alla vita culturale della nostra Forlì, per vivere a fondo un luogo che di solito è solo zona di transito e passaggio”.

Il progetto risponde positivamente alle proposte dell’amministrazione del Comune di Forlì, mirate a valorizzare l’area estesa dei Musei San Domenico come culla culturale capace di avvicinare pubblici sempre più eterogenei.
 


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